A.T.C. Regionali ed extra Regionali 2020/2021

ATC REGIONALI AMMESSI 2020/2021

GRAD. RESIDENTI AG1 2020-2021

GRAD. RESIDENTI AG2 2020-2021

CL 1 – ELENCO CACCIATORI REGIONALI AMMESSI

CL 2 – ELENCO CACCIATORI REGIONALI AMMESSI

GRADUATORI DEFINITIVA CACCIATORI REGIONALI 2020-2021 CT2

atc en 1 cacc_regionali SV 20_21 

atc en 2 cacc_ regionali SV 20_21

Cacciatori ATC regionali ME 2020-21

EXTRAREG ATC RG1 S.V. 20-21

EXTRAREG ATC RG2 S.V. 20-21

CACC.REG. 2020 2021  SR1

CACC.REG. 2020 2021 SR2

Elenco regionali ammessi A.T.C. TP1 di Trapani anno 2020-2021 

Elenco regionali ammessi A.T.C. TP2 di Trapani anno 2020-2021 

 

ATC EXTRA REGIONALI AMMESSI 2020/2021

GRAD. ATC EXTRA REG. AG1 2020-2021

GRAD. ATC EXTRA REG. AG2 2020-2021

CL1 – ELENCO CACCIATORI EXTRA-REG. AMMESSI

CL2 – ELENCO CACCIATORI EXTRA-REG. AMMESSI 

CACCIATORI EXTRAREGIONALI 2020-2021 CT2 

ATC EN1 elenco cacciatori extraregionali S_V 2020-2021 a

ATC EN2 elenco cacciatori extraregionali S_V 2020-2021

ELENCO ATC PA1 EXTRAR 20-21 

EXTRAREG ATC RG1 S.V. 20-21

EXTRAREG ATC RG2 S.V. 20-21

GRADUATORIA EXTRAREG SR1 20 21 

GRADUATORIA EXTRAREG SR2 20 21 

Elenco  Extraregionali ammessi A.T.C. TP1 di Trapani anno 2020-2021

Elenco Extraregionali ammessi A.T.C. TP2 di Trapani anno 2020-2021

 

 

 

 

IL RACCONTO Lo zio Peppino mi raccontò

Quattro ricercatori Norvegesi hanno dimostrato quanto è importante il contributo dei Cacciatori nello studio della Fauna Selvatica

STUDI E RICERCHE FAUNISTICHE E AGRO-AMBIENTALI. LA SCIENZA CONFERMA: FEDERCACCIA E’ SULLA STRADA VINCENTE

Da pochi giorni pubblicato sulla rivista scientifica “Global Ecology and Conservation”, uno studio di quattro ricercatori appartenenti a enti di studio norvegesi ha dimostrato quanto è importante il contributo dei cacciatori nello studio della fauna selvatica. Di seguito la traduzione del comunicato FACE su questa pubblicazione, un onore per Federcaccia vedere riconosciuti i lavori scientifici compiuti in questi anni. Per Federcaccia, il suo Ufficio Studi, le settoriali e associazioni consociate una grande soddisfazione e un ulteriore slancio per la ricerca, da tempo supporto indispensabile per la redazione dei calendari venatori e per l’obbiettivo raggiunto di avere portato il mondo dei cacciatori al ruolo di protagonisti nella gestione della fauna.

Il contributo dei cacciatori al monitoraggio della biodiversità in Europa

Monitorare la biodiversità in Europa richiede di norma un grande dispendio di tempo e di risorse economiche, e spesso i governi allocano limitate risorse per questa importante attività.

Un recentissimo studio scientifico pubblicato in aprile 2020 evidenzia quanto sia unico ed importante il ruolo che i cacciatori svolgono nel monitoraggio della biodiversità in tutta Europa.

Si possono contare principalmente 4 aspetti che rende questo impegnativo lavoro svolto dai cacciatori così utile alle autorità incaricate della gestione della fauna selvatica e per i ricercatori:

  1. Durante l’attività venatoria e nella gestione dei terreni di caccia, i cacciatori raccolgono dati di diversa natura su caratteristiche rilevanti per monitorare la biodiversità di un’area, come ad esempio popolazioni di specie, tratti di specie, composizione genetica o composizione delle comunità. Dal momento che i terreni di caccia coprono la maggior parte delle campagne europee, i cacciatori assicurano una raccolta dati adeguatamente rappresentativa e su larga scala.
  2. I dati derivati dall’attività venatoria possono fornire serie storiche che coprono differenti stagioni, anni o addirittura decenni, e sono estremamente utili nel monitorare come biodiversità ed ecosistemi mutano in un’area specifica.
  3. I cacciatori raccolgono dati caratteristici principalmente sulle specie cacciabili e quelle specie che sono facilmente identificabili con precisione. Il margine di errore o di dubbio nell’identificazione delle specie è perciò in questo caso molto bassa.
  4. Attraverso l’analisi di campioni biologici (ad esempio ossa di mascella, ali, tessuti) da animali raccolti, i cacciatori forniscono dati sulla demografia e sulla salute degli animali che altrimenti non sarebbero stati ottenibili.

“Un punto chiave del nostro studio è che la collaborazione tra cacciatori e scienziati è fruttuosa e dovrebbe essere considerata una partnership standard per la conservazione della biodiversità. Il risultato è che molte delle specie di selvaggina sono tra le specie di fauna selvatica meglio studiate che abbiamo in Europa” – afferma l’autore principale dello studio, Benjamin Cretois, ricercatore presso il Norwegian Institute for Nature Research.

In questo studio, Cretois e i suoi colleghi hanno studiato il contributo dei cacciatori al monitoraggio di cinque grandi gruppi di specie funzionali: “ungulati”, “grandi carnivori”, “uccelli acquatici”, “altri uccelli” e “piccola selvaggina”. I risultati indicano che in 32 delle 36 paesi europee è in atto un monitoraggio gestito dai cacciatori di almeno un gruppo di specie, il che sottolinea l’importante ruolo dei cacciatori nel processo di monitoraggio della biodiversità europea. Un ruolo che ora è riconosciuto dalla comunità scientifica.

“Pensiamo che la nostra ricerca abbia rivelato solo la punta dell’iceberg perché gran parte dell’attività di monitoraggio condotta dai cacciatori non è facilmente accessibile agli scienziati. Speriamo che questo studio possa stimolare una maggiore collaborazione tra cacciatori e ricercatori, portando benefici ad entrambi!” – afferma il co-autore John Linnell, ricercatore senior presso il Norwegian Institute for Nature Research.

 

 

 

Continua la collaborazione tra il Comune di Biancavilla e Federcaccia Catania

SEZIONE PROVINCIALE DI CATANIA

Settore Protezione Civile ed Antincendio

Catania 17 Maggio 2020

C O M U N I C A Z I O N E  A L L A  S T A M P A

Emergenza Covid-19

Federcaccia Catania impegnata con il proprio Personale nella distribuzione delle mascherine alla Popolazione.

Ulteriore incarico a Federcaccia Catania – Settore Protezione Civile ed Antincendio, in questo periodo emergenziale, da parte del Comune di Biancavilla (CT), rappresentato dal Sindaco Antonio Bonanno.

Infatti il personale di Federcaccia Catania è da diversi  giorni impegnato, sotto il Coordinamento del Geom. Paolo Pinnale, Responsabile del Servizio Comunale di Protezione Civile, nella distribuzione delle mascherine chirurgiche monouso inviate dalla Regione Siciliana.

A seguito di un briefing avvenuto nei giorni scorsi, presso i locali del Centro Operativo Misto di Biancavilla, alla presenza dell’Assessore Comunale alla Protezione Civile Francesco Privitera, al gruppo sono state affidate oltre tremiladuecento mascherine che sono in distribuzione, porta a porta, nel centro storico della Città di Biancavilla.

Soddisfazione è stata espressa da Giuseppe Scandurra, Direttore Responsabile del Settore Protezione Civile ed Antincendio di Federcaccia Catania, che personalmente sta seguendo l’evolversi delle operazioni essendo in costante contatto con il personale impegnato nella distribuzione.

 

 

LE NOSTRE RICETTE. Agnello al forno mielato

LE RICETTE DEI CACCIATORI/2 a cura di Pietro Tulumello

Foto P. Tulumello

Tagliare a pezzi la carne di agnello e rosolarli con olio d’oliva abbondante per alcuni minuti. Successivamente sistemare tutto in una teglia (alta) con tutti gli aromi, i pomodorini tagliati a metà e parte dell’olio della frittura spennellata sulla carne.
Mettere la teglia al forno (200 gradi) e far cuocere per 15/20 minuti.
In attesa della cottura, diluire in tazza il miele con una grappa intensa e bagnare la carne in cottura.

Il piatto va servito a tavola caldo, accompagnato da un contorno di patate al forno e da un Nero d’avola siciliano intenso e profumato.

INGREDIENTI (per 4 persone):

1 kg di agnello, olio d’oliva, 3 pomodorini ciliegino, alloro, rosmarino, 3 cucchiai di miele, 1 bicchiere di grappa

Il mondo venatorio: facciamo ripartire il settore

Le associazioni venatorie riconosciute e il CNCN si rivolgono al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alle Istituzioni per chiedere attenzione verso una parte importante del sistema economico-sociale del Paese

Roma, 29 aprile 2020 – Mentre il Paese si prepara a una pur graduale ripresa delle attività produttive, anche il mondo venatorio rappresentato dalle Associazioni Riconosciute (Federazione Italiana della Caccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Enalcaccia, Arcicaccia, ANUUMigratoristi, Italcaccia, Ente Produttori Selvaggina) e dal CNCN-Comitato Nazionale Caccia e Natura, è impegnato in una intensa attività a sostegno del settore, ponendosi come interlocutore autorevole nei confronti del Governo e delle Regioni.

Fra le molte iniziative, la Cabina di regia del mondo venatorio ha chiesto un incontro al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per confrontarsi direttamente con lui sulle criticità che hanno colpito il settore rappresentato, e ancor più sulle possibilità di contribuire concretamente al rilancio di una attività che è parte rilevante del tessuto socio economico rurale, artigianale, industriale e commerciale italiano. Con l’occasione, è stato sottolineato l’importante contributo che il comparto ha offerto nel fronteggiare l’emergenza, attraverso tutte le attività di volontariato e supporto alle comunità sul territorio e gli ingenti contributi economici destinati soprattutto alla sanità. La Cabina di regia si è poi rivolta ai Presidenti delle Regioni e Province autonome per sollecitare la ripresa urgente degli interventi di contenimento e controllo della fauna selvatica al fine di evitare ulteriori gravi danni alle produzioni agricole, affiancando la regolare apertura della stagione della caccia di selezione. Entrambe le attività peraltro si svolgono singolarmente e quindi rientrano appieno nei protocolli dettati dal Governo per le attività all’aperto.

Allo stesso modo è stata chiesta la riapertura delle diverse zone di addestramento e allenamento cinofile, con la possibilità di svolgervi attività sportiva o motoria all’aperto in forma singola, così come già stabilito da alcune Regioni, consentendo a proprietari e addestratori di spostarsi all’interno della propria regione di residenza per compiere tutte quelle attività essenziali al benessere animale messo a rischio dalla mancanza delle necessarie attività motorie.

Il dialogo con le Istituzioni, da più parti tempestivamente attivato, è quotidianamente in corso per assicurare la redazione e l’approvazione dei Calendari Venatori per la prossima stagione, dando così certezza del diritto e garanzie per il proseguo dell’attività venatoria a tutti i praticanti.

Componenti della cabina di regia del mondo venatorio:  Federcaccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Enalcaccia, Arcicaccia, AnuuMigratoristi, Italcaccia, Ente Produttori Selvaggina, CNCN (Comitato Nazionale Caccia Natura).

Federcaccia Catania impegnata a supporto del Servizio di Protezione Civile del Comune di Biancavilla

Collaborazione tra Comune e Federcaccia Catania

Federcaccia Catania-Settore Protezione Civile ed Antincendio ha dato la disponibilità al Sindaco del Comune di Biancavilla, provincia di Catania, al fine di supportare, in questo periodo emergenziale, l’Ufficio Comunale di Protezione Civile.
E’ stato il Sindaco Antonio Bonanno in persona a consegnare ufficialmente nelle mani di Giuseppe Scandurra, Direttore Responsabile del Settore Protezione Civile ed Antincendio di Federecaccia Catania, la lettera di incarico con la quale è richiesta la collaborazione al fine di poter divulgare, presso le attività commerciali, l’Ordinanza Sindacale n.32 del 09/04/2020 avente ad oggetto “Misure di contenimento per il contrasto sul territorio comunale della diffusione del Virus Covid-19 Sanificazione degli Esercizi Commerciali.”
Il personale sarà impegnato, sotto il coordinamento del Geom. Paolo Pinnale, responsabile del Servizio Comunale di Protezione Civile, oltre che nella diffusione dell’Ordinanza, anche per eventuali compiti che si riterrà opportuno affidare.
Il servizio di consegna dell’Ordinanza viene svolto in sinergia con la G.E.P.A. Sicilia nella persona del Presidente Placido Petralia.

Federcaccia Sicilia, donazione alla Protezione civile regionale

Donati 3.000,00 euro per gli ospedali siciliani. Il presidente regionale Giuseppe La Russa: “Il consiglio regionale e le sezioni provinciali hanno aderito all’iniziativa di Fondazione Sicilia”

Il Consiglio Regionale e le Sezioni Provinciali di FIDC Sicilia (Federazione Italiana della Caccia), accogliendo la proposta dell’associazione “Strada degli scrittori”, aderiscono all’iniziativa della Fondazione Sicilia che nelle scorse settimane ha avviato una campagna di raccolta fondi chiamata “SOS CORONAVIRUS SICILIA”.

La Fidc siciliana dona € 3.000,00, somma devoluta, in sintonia con tutto il consiglio regionale, al Dipartimento regionale della Protezione Civile, contribuendo così all’acquisto di beni strumentali per i pronto soccorso e gli ospedali siciliani, all’acquisto di dispositivi di protezione individuale per medici e paramedici e ad interventi strutturali per creare nuovi reparti di terapia intensiva.

“In linea con la solidarietà espressa in queste ultime settimane da FIDC Nazionale e da tutte le realtà regionali, provinciali e comunali di Federcaccia – dichiara il presidente regionale Giuseppe La Russa – anche noi in Sicilia abbiamo voluto dare un segnale condividendo l’impegno della Fondazione Sicilia a favore di tutti gli ospedali siciliani, rispondendo all’appello della Strada degli scrittori”. Aggiunge La Russa: “Siamo vicini in questo momento agli operatori della sanità e con il nostro piccolo gesto vogliamo esserlo ancora di più, tutti chiamati a testimoniare concreta solidarietà”.

LE NOSTRE RICETTE. Coniglio alla cacciatora

LE RICETTE DEI CACCIATORI/1. Piatto tradizionale, molto diffuso in tutta la Sicilia

La ricetta è molto semplice. Pulire il coniglio e tagliarlo a pezzi. Mettere in una padella l’olio e la cipolla, l’aglio e le carote. Fare soffriggere e poi aggiungere il coniglio per farlo rosolare. Aggiungere spruzzi di vino bianco e fare evaporare. Ed infine aggiungere le olive – verdi o nere – i capperi, la polpa di pomodoro e l’alloro. Si possono aggiungere, a piacimento, anche spezie profumate. Il tutto cotto a fuoco medio finché la carne del coniglio non è ben cotta. Il sugo, tra l’altro, può anche essere utilizzato per la pasta, soprattutto se fatta in casa.

INGREDIENTI (dosi per 4 persone)

1 coniglio, 600 gr. di polpa di pomodoro, 2 carote, 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, 1 bicchiere di vino bianco, olive, capperi, aromi e alloro a piacere, olio extra vergine d’oliva, sale e pepe quanto basta.

 

Eccoci in rete!

Il presidente regionale FIDC Giuseppe La Russa presenta la nuova veste grafica del sito

Giuseppe La Russa

Eccoci nuovamente in rete! Dopo tanti anni Federcaccia Sicilia ha voluto, in sintonia con tutte le sezioni provinciali, cambiare veste e migliorare il sito ufficiale della Federazione, considerate anche le nuove direttive sulla comunicazione portate avanti dalla Federazione Nazionale e dal responsabile dell’Ufficio stampa Dott. Marco Ramanzini.

Un nuovo sito che presenta meglio le nostre attività, quelle legate soprattutto ai tanti soci sparsi in tutto il territorio regionale. Siamo tanti, giovani e meno giovani, con tanto entusiasmo e soprattutto con la grande forza che ci contraddistingue, quello della passione per la natura e l’ambiente. La Caccia costituisce un’espressione culturale e sociale che ha accompagnato da sempre l’uomo nel corso del suo cammino. Essa è sicuramente momento di aggregazione e scambio culturale con gli altri appassionati.

Da un paio di mesi, come richiestoci dalla Federazione Nazionale, anche in Sicilia ci avvaliamo della collaborazione di un “comunicatore”, il Dott. Salvatore Picone, che ha già partecipato al suo primo incontro nazionale svoltosi a Roma lo scorso mese di novembre. In questo periodo storico soprattutto le pubbliche relazioni, la comunicazione in generale, è fondamentale.

Come vedrete, nel nuovo sito ci sono tante nuove pagine che richiamano le nostre passioni, la nostra storia, la nostra tradizione. Non solo leggi e regolamenti, direttive e progetti, ma anche la caccia vista dagli scrittori, dai poeti, dagli artisti. E dal racconto dei più anziani. La caccia, del resto, ha radici antiche. E per non dimenticare, ecco le nuove sezioni che offrono anche a chi non è cacciatore, uno “viaggio” diverso. Si è cacciatori a tavola e per questo abbiamo chiesto all’amico Pietro Tulumello di portarci “dentro” la sua cucina per offrire a tutti i lettori le sue ricette. Naturalmente questi spazi sono aperti a tutti. Scriveteci, inviate materiale. Sarà un piacere condividerlo con tutti Voi. Il nostro scopo è stare vicino a tutti i soci, ma non solo. Vogliamo estendere le nostre passioni a tutti coloro che amano come noi la natura.

Tra i nostri progetti futuri anche uno dedicato alle varie province della Sicilia. Uno spazio aperto alle varie sezioni per interagire meglio tra di noi e con tutti coloro che ci seguiranno anche attraverso i social.

Grazie e buona “navigazione”.

Giuseppe La Russa (presidente FIDC Sicilia)

Prorogata la chiusura della Beccaccia al 30 gennaio

SICILIA. UTILIZZANDO GLI STUDI FIDC LA REGIONE PROROGA LA CHIUSURA ALLA BECCACCIA

Slitta al 30 gennaio la data di chiusura per la caccia alla beccaccia. Un ringraziamento all’Assessore Edy Bandiera per avere accolto la richiesta del mondo venatorio siciliano e avere compreso le argomentazioni di Federcaccia Federcaccia Sicilia esprime grande soddisfazione e apprezzamento per il Decreto n.04/Gab del 09/01/2020 con il quale l’Assessore Bandiera ha prolungato fino al 30 gennaio la data di chiusura della caccia alla beccaccia. È il risultato di una stretta collaborazione tra le Associazioni che fanno parte della Cabina di Regia – Sicilia, l’Assessore Bandiera, il suo Staff Tecnico e il Dirigente degli Uffici del Servizio 3. Come si legge nel Decreto sopra citato, le motivazioni si fondano sulle pubblicazioni ottenute da Federcaccia e dai suoi ricercatori che da tempo lavorano nella direzione degli studi scientifici e che, ad esempio proprio per la beccaccia, sono stati fra i primi a impiegare tecniche all’avanguardia come la telemetria satellitare. Oltre a questo risultato, chiesto e atteso da tutti i beccacciai siciliani, la collaborazione instaurata con le istituzioni regionali ha consentito di effettuare per la prima volta il censimento del coniglio selvatico, che ha permesso di avere questa specie in Calendario.

Con l’occasione vogliamo ricordare che sono tre anni che viene portato avanti il Progetto Lepre assieme all’Assessorato all’Agricoltura, al Servizio 3°, all’Università di Palermo con il prof. Mario Lo Valvo e i ricercatori di Federcaccia. Questo lavoro ci porterà fra non molto ad avere in Calendario anche la lepre. La disponibilità che Federcaccia Sicilia ha mostrato quando è stata chiamata a dare il suo contributo per le note vicende del Calendario Venatorio 2018/19, mettendo in campo, per il bene comune dei cacciatori siciliani, le sue professionalità e i suoi ricercatori e tecnici, sembra finalmente portare i primi risultati. Risulta evidente che abbiamo gettato le basi per future proficue collaborazioni e siamo certi che con il nostro impegno e il nostro lavoro daremo ancora un importante contributo affinché si possano risolvere le tante problematiche esistenti.

FEDERCACCIA SICILIA FEDERCACCIA NAZIONALE UFFICIO STUDI E RICERCHE FAUNISTICHE E AGRO AMBIENTALI Documento: FIDC SICILIA BECCACCIA

Elenco cacciatori regionali ammessi per la stagione venatoria 2019/2020

Elenco cacciatori extra regionali ammessi per la stagione venatoria 2019/2020

Riforma referendum un grave pericolo…non solo per la caccia

La Cabina di Regia, formata dalle Associazioni Venatorie Riconosciute (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Arcicaccia, Associazione Nazionale Libera Caccia, Italcaccia, Ente Produttori di Selvaggina) e dal Comitato Nazionale Caccia e Natura, prende le distanze dalle ipotesi di riforma costituzionale del Referendum in discussione alla Camera ed invita i Cacciatori e la società civile tutta ad opporsi ad esse.

 

Roma, 21 gennaio 2019 – Le Associazioni Venatorie e il Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN), riuniti nella Cabina di Regia Unitaria del Mondo Venatorio, esprimono le più vive preoccupazioni per le ipotesi di riforma costituzionale dell’istituto del REFERENDUM, in discussione presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera.

È soprattutto la prevista ipotesi di riduzione del 25% del quorum di validità della consultazione referendaria a suscitare le maggiori riserve perché altera gli equilibri del sistema di democrazia previsto dai Padri costituenti e potrebbe portare a conseguenze gravi per tutti.

È vero che il REFERENDUM è la massima espressione della sovranità popolare che l’art. 1 della Carta pone a fondamento della nostra Repubblica democratica, ma la stessa norma subito aggiunge che il popolo “la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

Con queste “forme” e questi “limiti” i Costituenti hanno dato contenuto al sistema di democrazia parlamentare del nostro Paese nel quale il potere legislativo, il più importante e complesso dei poteri dello Stato, viene esercitato, in nome del “popolo sovrano”, dai Deputati e Senatori, da questo liberamente eletti, nelle rispettive sedi del Parlamento.

I Padri costituenti sono stati particolarmente accorti e sensibili e, con l’istituto del REFERENDUM abrogativo, hanno restituito la “sovranità” al popolo anche dopo che l’iter di formazione delle leggi si è concluso presso le Camere e ha avuto l’imprimatur del Presidente della Repubblica. Lo hanno fatto però entro limiti di materia e a condizioni ben determinate, fissando un quorum partecipativo pari alla maggioranza degli aventi diritto al voto nell’elezione della Camera dei Deputati. Si è voluto così che l’intervento diretto dei cittadini nella funzione legislativa avvenisse in maniera ordinata, su temi in grado di suscitare l’interesse della maggioranza degli elettori, curando nel contempo che non si trasformasse in un mezzo di pressione demagogica al servizio di interessi particolari.
 

Alterare questo equilibrio, non solo dimezzando la soglia di validità della consultazione ma anche prevedendo, con il REFERENDUM propositivo, uno strumento di produzione attiva della Legislazione, significa minare alle basi il nostro sistema di democrazia parlamentare, che vedrebbe svilito il ruolo delle Camere, cioè dei massimi Organi in cui si esprime la “sovranità del popolo” nel suo complesso ed affiderebbe a minoranze, compatte e ben organizzate, le scelte legislative su ogni materia che si volesse colpire e ciò avverrebbe nei confronti di tutti. Sarebbe il 12,5% + 1 degli aventi diritto a decidere le sorti di tutti i cittadini italiani!

È fin troppo ovvio che le Associazioni Venatorie avvertano questa grave preoccupazione con maggiore intensità perché sono consapevoli di doversi confrontare in continuazione non solo con  il  vasto   mondo, ben   strutturato   ed  organizzato, delle   Associazioni   Ambientaliste   e Animaliste e degli Anti-caccia a priori che non conoscono, o non vogliono comprendere, i valori della caccia, le sue tradizioni, la sua utilità sociale e per la tutela dell’ambiente, la sua rilevanza per l’economia e molto altro, ma anche per il disinteresse a tali temi di gran parte della popolazione, soprattutto dei centri urbani, che certamente diserterebbe una più che probabile consultazione referendaria abrogativa della caccia, lasciando la scelta a una minoranza degli aventi diritto.

Come però si è già detto, la riforma ipotizzata avrebbe conseguenze di ben più ampia portata su cui occorre riflettere perché tutti, non solo i cacciatori, potrebbero subirne danni.

La Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie, mentre chiama a raccolta in un fronte comune tutti i settori che hanno a cuore i valori e la tradizione della caccia e la gestione dell’ambiente affinché si impegnino fin d’ora nel contrastare tali proposte anche solo favorendo la conoscenza dei loro effetti potenziali, invita tutti i settori della società civile ad opporsi ad esse per evitare che anche temi importanti, come quelli attinenti alle libertà civili, alla sanità, alle opere pubbliche, ecc. ecc. siano alla mercé di minoranze faziose, portatrici di interessi di parte, magari nel disinteresse della maggioranza dei cittadini che poi ne subirà le conseguenze.

La Cabina di Regia segnala inoltre alle forze politiche più consapevoli ed avvedute l’esigenza di vigilare affinché l’opera accorta e sapiente del Legislatore costituente non venga posta nel nulla con modifiche pericolose, se non distruttive, i cui effetti di sistema non sono, forse, oggi neppure immaginabili.

Per contatti: Cabina di regia unitaria del mondo venatorio

 

Email: cabina.regia.venatoria@gmail.com

DL Semplificazioni. Ritirati gli emendamenti in materia di caccia

Per fare leva sulla consueta emotività – e quasi totale mancanza di conoscenza della materia – di cittadini e larga parte della classe politica, li avevano al solito ribattezzati “emendamenti sparatutto”. In realtà si trattava soprattutto di chiarimenti e semplificazioni, appunto, destinati a risolvere motivi di contenzioso in ambito di regolamentazione venatoria.

Così adesso Enpa, Lac, Lav, Lipu e WWF – tutte a buon titolo non più associazioni ambientaliste ma dichiaratamente animaliste – possono esultare per il ritiro degli emendamenti che erano stati presentati al Senato dalla Lega in sede di conversione del decreto-legge “Semplificazioni”.

Cosa ci sia da essere soddisfatti per non aver consentito di chiarire a livello nazionale la ormai annosa questione dell’annotazione sul tesserino dei capi abbattuti o dell’impiego di personale formato sotto il controllo delle pubbliche amministrazioni per le operazioni di contenimento della fauna invasiva – leggi soprattutto cinghiali che continuano a provocare danni all’agricoltura, incidenti e morti – vorremmo essere in grado di capirlo anche noi e ci piacerebbe lo spiegassero ai cittadini, invece di nascondersi dietro trionfalistici comunicati da salvatori della Patria.

Ma ovviamente se ne guardano bene, non avendo argomenti che non siano le solite ragioni emotive e il consueto spauracchio di infrazioni europee mai realizzatisi in campo venatorio, mentre bene altra storia – ma questo se ne guardano bene dal dirlo – si ha in materia ambientale.

 

E noi – cittadini, prima che cacciatori – intanto continuiamo a pagare il conto di un animalismo senza senso e senza logica.

 

Roma, 22 gennaio 2019 – Federazione Italiana della Caccia