Calendario Venatorio 2024-25 : Il TAR Palermo boccia per la seconda volta il ricorso delle Associazioni Ambientaliste.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Calendario Venatorio 2024/25:  il TAR respinge l’istanza cautelare formulata dalle Associazioni Ambientaliste volta ad ottenere la totale sospensione dell’attività venatoria

Con ordinanza cautelare resa all’esito dell’udienza celebratasi Mercoledì 25 settembre u.s., il TAR Sicilia – Palermo, Sezione III, con ordinanza n.522/2024, ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalle Associazioni Ambientaliste.

La netta bocciatura delle argomentazioni delle Associazioni Ambientaliste giunge a pochi giorni di distanza dall’adozione del decreto presidenziale con cui il Presidente della terza sezione ha rigettato la richiesta di misura cautelare Monocratica, con la quale era stata chiesta l’immediata sospensione dell’attività venatoria.

Grande soddisfazione per i legali della F.I.D.C., Avv.ti  Accursio Gagliano e Accursio Augello, per la decisione adottata dal Collegio, che ha condiviso le eccezioni sollevate dai due legali circa l’infondatezza della richiesta cautelare formulata dalle Associazioni Ambientaliste.

I legali della F.I.D.C. sono stati affiancati dallo staff di esperti dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistico e Agro-Ambientali di Federcaccia, che hanno fornito validi strumenti tecnici per controbattere alle argomentazioni “pretestuose” poste a fondamento della richiesta di sospensiva formulata dalle Associazioni Ambientaliste.

Si auspica il rigetto anche nel merito del ricorso proposto dalle Associazioni Ambientaliste la cui udienza pubblica è stata fissata per il giorno 4 dicembre 2024.

Racalmuto, 27 Settembre 2024

Il Presidente

Giuseppe La Russa

 

Scongiurato il blocco del Calendario Venatorio 2024/25: si continua ad andare a Caccia.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Il TAR Palermo in data 10.09.24 ha emesso Decreto in merito all’impugnativa proposta da parte delle associazioni ambientaliste che avevano chiesto la sospensione dell’attività venatoria.

Il presidente della terza sezione del TAR Palermo, condividendo le eccezioni sollevate dalla nostra associazione, ha ritenuto legittima l’apertura al 15 settembre ed ha fissato l’udienza camerale per il giorno 25 settembre 2024.

Un ringraziamento va fatto ai nostri due legali Accursio Gagliano ed Accursio Augello, al sempre disponibile Presidente Nazionale Massimo Buconi ed allo staff di esperti dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro-Ambientali che rilevante aiuto hanno dato con il loro certosino lavoro dettato ormai da tanta esperienza acquisita nel tempo.

Racalmuto,11/09/2024

                                                                              Il Presidente

                                                                        Giuseppe La Russa

LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE HANNO IMPUGNATO IL CALENDARIO VENATORIO 2024-25

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Le associazioni ambientaliste con ricorso depositato in data 06/09/24, innanzi al TAR Sicilia Palermo, RG 1203/24, hanno impugnato il calendario venatorio relativo al corrente anno, lamentando, ancora una volta, una asserita violazione del principio di precauzione.

In particolare, le associazioni ambientaliste ritengono illegittimo il C.V. nella misura in cui ha previsto la possibilità di esercitare l’attività venatoria, nonostante la crisi determinata dal periodo di siccità che ha colpito alcune aree della Regione, anche in alcune giornate in preapertura.

Il Consiglio Regionale della Federazione Italiana della Caccia ha già conferito mandato ai legali Accursio Gagliano e Accursio Augello, i quali saranno coadiuvati dal nostro staff di esperti dell’Ufficio Nazionale Avifauna, affinché predispongano le dovute difese a tutela dei cacciatori siciliani.

Auspichiamo l’adozione da parte del TAR Sicilia – Palermo – di un provvedimento di rigetto delle richieste formulate dalle associazioni ambientaliste perché infondate e pretestuose.

Vi terremo aggiornati sullo svolgimento del giudizio.

Racalmuto,08/09/2024

Il Presidente

Giuseppe La Russa

FEDERCACCIA SICILIA: PRESENTATO CON SUCCESSO IL “PROGETTO LEPRE”

Organizzato dalla Federazione Italiana della Caccia della Sicilia, promotrice del progetto, insieme a Regione Siciliana e al Laboratorio di Zoologia applicata dell’Università di Palermo, lo scorso 12 luglio si è tenuto presso i locali dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura di Palermo il convegno di presentazione del progetto e del volume “Verso il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia: buone pratiche e azioni di monitoraggio”, che raccoglie ben sette anni di notevoli risultati sulla lepre italica raccolte a seguito di monitoraggio e prelievo sperimentale, attualmente il primo e unico lavoro ad oggi che mette a disposizione dati, spesso inediti, sul selvatico in oggetto.
La mattinata di lavoro si è aperta con i saluti introduttivi della dott.ssa Roberta Paci del Dipartimento Sviluppo Rurale e Territorio della Regione Siciliana, che ringraziando per l’organizzazione di un momento così importante di studio e confronto, ha sottolineato l’importanza dei cacciatori per la loro conoscenza e presenza sul territorio, elementi fondamentali anche per le Amministrazioni pubbliche.
A seguire, sono intervenuti il Presidente regionale di Federcaccia Sicilia Giuseppe La Russa – che integrando l’intervento della dottoressa Paci ha in via preliminare ripercorso le tappe dei sette anni trascorsi, sottolineando in particolare i corsi effettuati che hanno abilitato ben 152 cacciatori siciliani alle operazioni di monitoraggio in 15 A.T.C., utili anche per l’acquisizione di dati di abbondanza del coniglio e delle volpi – e il Dottor Francesco Riga, Tecnologo Dirigente ISPRA.
Davanti a una sala affollata, interessata e attenta, si è aperta poi la sessione tecnica moderata dal Dottor Michele Sorrenti, Coordinatore scientifico dell’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia Nazionale, che ha ben introdotto l’argomento e le motivazioni che hanno spinto Federcaccia a voler intraprendere in Sicilia questo Progetto di studio sulla lepre italica, specie d’interesse conservazionistico e venatorio.
Nei loro interventi, il Professor Mario Lo Valvo dell’Università di Palermo e il tecnico faunistico Valter Trocchi dell’Ufficio Studi e Ricerche Federcaccia hanno esposto in modo puntuale tutta la parte scientifica riassunta anche nel volume conclusivo, soffermandosi sull’importanza di aver acquisito grazie al Progetto una serie di informazioni prima sconosciute e sottolineando come lo studio – pur richiedendo ulteriori periodi di lavoro e ricerca – ha dimostrato una presenza migliorata di lepri rispetto al passato, con una popolazione che in atto può essere considerata stabile.
I lavori sono proseguiti con gli interventi dell’Ing. Giuseppe Giannini di XValue srl e del Dott. Tramontana sull’utilizzo del supporto informatico per il monitoraggio e il prelievo controllato, utilizzato a sostegno degli studi.
Sul “valore aggiunto” del Progetto, ovvero il monitoraggio sanitario e la raccolta di nuovi dati, hanno portato il loro contributo la Dott.ssa Tiziana Trogu e la Dott.ssa Elisa Rossini, entrambe di IZSLER – Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia, trattando rispettivamente della sifilide dei Lagomorfi e della Mixomatosi nella lepre italica; il Dott. Antonio Lavazza, che ha inquadrato in generale l’importanza dell’aspetto sanitario nel monitoraggio della fauna selvatica; il Prof. Fabio Macchioni dell’Università di Pisa, e la Dott.ssa Giorgia Romeo della Regione Toscana, in merito allo studio parassitologico della lepre italica.
Durante il Convegno ha portato i suoi saluti e quelli del Sottosegretario, l’Avv. Ettore De Conciliis, capo segreteria del Sottosegretario di Stato Sen. Claudio Barbaro del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. De Conciliis ha espresso in particolare stima per il progetto realizzato e apprezzamento per l’impegno e la collaborazione dei cacciatori, affermando che il risultato della ricerca deve diventare patrimonio delle Pubbliche amministrazioni. Ha inoltre espresso un ringraziamento particolare a Federcaccia per l’ottimo lavoro svolto al fianco e in collaborazione con le Istituzioni.
Anche L’On.le Giuseppe Bica, presente all’evento, è intervenuto complimentandosi per la lodevole l’iniziativa auspicando che in futuro la collaborazione con la Regione possa proseguire sviluppando anche altri progetti di studio su selvatici di interesse scientifico e venatorio.
Al termine della sessione di lavoro, ha preso la parola il Presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi, che ha voluto essere presente in prima persona a Palermo in occasione di questo importante momento di confronto, accompagnato dal responsabile della Comunicazione Marco Ramanzini.
Torno a complimentarmi – ha esordito il Presidente nazionale – come ho avuto modo di fare in più occasioni in questi anni, per questo progetto e per il lavoro fin qui svolto, una delle tappe fondamentali del percorso di studio e ricerca in collaborazione con Enti di ricerca e Istituzioni che Federazione Italiana della Caccia ha intrapreso con il suo Ufficio Studi e Ricerche. Voglio quindi ringraziare sinceramente tutti i tecnici e gli studiosi che se ne sono occupati, il Consiglio Regionale di FIdC Sicilia e tuti gli altri attori coinvolti e che abbiamo visto stamani qui rappresentati nel corso degli interventi, interessantissimi, cui abbiamo assistito.
Federcaccia – ha proseguito – non ha la pretesa di sostituirsi a nessuno, men che mai alle Istituzioni e agli Enti scientifici dello Stato, ma se da questi non viene assolta questa funzione o viene fatto in modo non soddisfacente fornendo studi, dati e ricerche su specie a vario titolo di nostro – e per nostro intendo il mondo venatorio – interesse, questa funzione ci sentiamo in dovere di assolverla noi, esercitando una sorta di “supplenza”, più o meno riconosciuta. Siamo impegnati in tantissimi studi, da anatidi a beccaccia, tordi e molto altro: questo della lepre, per quanto di nicchia, ha un ruolo di rilievo importante per il suo approccio tecnico scientifico e non solo passionale.
Non posso che esprimere compiacimento e ringraziare quelle Istituzioni che scelgono di rivolgersi ai cacciatori al fine di indirizzare appunto questa nostra grande passione per ottenere risultati utili a tutti: alla scienza, alla società, alle specie studiate e, perché no, alla caccia stessa” ha concluso il Presidente Buconi.
Ringrazio quindi tutti i cacciatori che si sono impegnati nel Progetto, l’Università di Palermo e la Regione Siciliana, garantendo la disponibilità e la presenza di Federcaccia sia in questo che su altri progetti futuri”.

 

LETTERA INVIATA AL PRESIDENTE SENATORE SCHIFANI SUL CALENDARIO VENATORIO REGIONE SICILIA 2024-25

 

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Oggetto: calendario venatorio Regione Sicilia 2024-25.

 

Egregio Presidente della Regione Sicilia, Senatore Renato Schifani

n.q. di Assessore all’Agricoltura allo Sviluppo

Rurale e alla Pesca Mediterranea

PALERMO

La scrivente Associazione ha ricevuto in data 5 luglio 2024 la nota 63007 del Dipartimento Sviluppo Rurale, con la quale si chiede la modifica della bozza di Calendario Venatorio 2024 -25 approvato all’unanimità il giorno 24 giugno 2024 nel Comitato Tecnico Regionale Faunistico Venatorio. La modifica richiesta riguarda in particolare le date di chiusura della caccia ai turdidi e a tutti gli uccelli acquatici, anticipando rispettivamente al 9 gennaio e al 20 gennaio la fine della stagione, sottraendo quindi 20 giorni per i turdidi e 10 per gli acquatici rispetto alla chiusura prevista al 30 nella seduta di Comitato sopra citata.

La nostra Associazione ha già scritto al Dipartimento comunicando il proprio parere negativo sulle modifiche, tuttavia, ci permettiamo di farle presenti le seguenti motivazioni, che a nostro avviso consentono di mantenere la data del 30 gennaio come termine della stagione di caccia alle specie sopra citate.

  • Nella delibera di quest’anno sono presenti dati e pubblicazioni nuove, che non erano presenti l’anno scorso, che dimostrano l’assenza di migrazione prenuziale in gennaio, anche riferite all’areale siciliano.

 

  • Sempre da quest’anno vi è la novità importante del parere del Comitato Tecnico Nazionale Faunistico Venatorio, che si distingue da quello dell’ISPRA avendo dato parere favorevole alla data del 30 gennaio per la chiusura della stagione, legittimando l’applicazione dei paragrafi 2.7.2, 2.7.9, 2.7.3 e 2.7.10 della Guida UE alla disciplina della Caccia.

 

  • Questo organo consultivo è presieduto dal Ministro dell’Agricoltura (o suo delegato), per questo il parere espresso assume un valore importante e collegiale che rafforza le decisioni delle Regioni Italiane.

 

Queste due nuove condizioni possono indurre il TAR Palermo a una valutazione diversa da quella degli anni scorsi, considerando che il parere ISPRA non è vincolante per l’Amministrazione.

Inoltre, le Regioni vicine alla Sicilia, come la Calabria, la Puglia e la Sardegna hanno calendari che prevedono la data di chiusura per i turdidi e gli acquatici al 30 gennaio e negli anni scorsi hanno vinto i ricorsi sul punto, grazie alle motivazioni inserite.

Questo supporta il fatto che le decisioni del TAR non costituiscono un dogma, ma possono cambiare in relazione alla forza delle argomentazioni presenti in delibera, come detto quest’anno più forti rispetto alla stagione scorsa.

Ci permettiamo inoltre di fare presente che i regolamenti e le decisioni, incluse quelle dei calendari venatori, sono responsabilità diretta delle Regioni Italiane, e quello che è stato deciso dal TAR in un anno non deve influenzare le scelte degli anni successivi, del resto i calendari venatori sono emanati annualmente, proprio per adeguare le scelte alle realtà mutevoli della fauna e della biodiversità.

Le chiediamo per questo di mantenere la bozza di Calendario Venatorio della Regione Sicilia 2024-25 come da documento approvato nella seduta del Comitato Regionale del 24 giugno scorso, quindi con le chiusure al 30 gennaio per i turdidi e gli uccelli acquatici.

Per qualsiasi chiarimento Le fosse necessario, Federcaccia Sicilia, con il supporto dell’Ufficio Studi e Ricerche Nazionale, resta disponibile ad un confronto con Lei e con gli uffici regionali.

Grazie per la Sua attenzione.

I più cordiali saluti

Il Presidente

Giuseppe La Russa

 

Racalmuto,17 Luglio 2024

 

 

 

 

VENERDI’ 12 LUGLIO SI TERRA’ AL DIPARTIMENTO AGRICOLTURA DELL’ASSESSORATO REGIONALE ALL’AGRICOLTURA UN CONVEGNO SULLA LEPRE ITALICA.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Sarà presentata venerdì 12 luglio 2024 a Palermo, presso la sede del Dipartimento Agricoltura dell’Assessorato regionale all’Agricoltura (Viale Regione Sicilia n. 2771) la relazione conclusiva del Progetto “Verso il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia: buone pratiche e azioni di monitoraggio” promosso dalla Federazione Italiana della caccia (Consiglio regionale della Sicilia).

LO STUDIO

La Lepre italica Lepus corsicanus De Winton, 1898 è una specie endemica diffusa nell’Italia centro-meridionale e in Sicilia. In Corsica la specie è stata introdotta in periodo storico e all’Isola d’Elba è stata reintrodotta in tempi recenti. In Sicilia, la Lepre italica è una specie d’interesse conservazionistico e venatorio. La comprensione della dinamica delle popolazioni è cruciale per una loro efficace gestione e conservazione.

Dal 2017 al 2023 la Federazione Italiana della Caccia ha promosso un progetto di monitoraggio in Sicilia. Il monitoraggio è stato realizzato applicando la tecnica dello spot-light census, un metodo relativamente semplice ed economicamente vantaggioso, adatto per essere applicato da volontari adeguatamente formati, su larga scala e per lunghi periodi (Sliwinski et al., 2021)

In media sono stati monitorati 39 transetti (percorsi) campione all’anno (min. 27 – max. 76), di 7,28 km a transetto (±4,83) per complessivi 287,22 km all’anno (min. 179,80 – max. 551,94). Abbiamo calcolato l’indice chilometrico di abbondanza (IKA) considerando le lepri illuminate in una singola fascia di circa 100 m a lato del transetto.

Materiali e metodi

152 volontari (prevalentemente cacciatori) sono stati formati alle attività di monitoraggio. Le attività hanno progressivamente interessato 15 dei 18 ATC siciliani e sono stati realizzati alla fine dell’estate. In media sono stati monitorati 39 transetti (percorsi) campione all’anno (min. 27 – max. 76), di 7,28 km a transetto (±4,83) per complessivi 287,22 km all’anno (min. 179,80 – max. 551,94). Abbiamo calcolato l’indice chilometrico di abbondanza (IKA) considerando le lepri illuminate in una singola fascia di circa 100 m a lato del transetto.

Conclusioni

L’abbondanza relativa media delle popolazioni di Lepre italica in Sicilia è migliorata rispetto ai valori ottenuti in passato. Nel 1997 Trocchi e coll. (1998), utilizzando la stessa metodologia su un totale di 236,75 km di transetti nei territori dell’Isola aperti alla caccia, avevano ottenuto un IKA medio di 0,36 capi/km (± 0,28 s.d.).

Nell’Isola, la Lepre italica è ampiamente diffusa e l’abbondanza delle popolazioni si può ritenere attualmente stabile. Si osservano differenze di abbondanza delle popolazioni, che evidentemente rispecchiano condizioni ecologiche locali e fluttuazioni demografiche tipiche dei Lagomorfi. Sarebbe interessante valutare le interazioni ecologiche con le popolazioni di Coniglio selvatico (Oryctolaguscuniculus) presenti sull’Isola. I nostri risultati mostrano che i dati di monitoraggio ottenuti con il contributo di personale volontario formato possono essere affidabili, se le attività sono attuate e condotte in modo scientificamente standardizzato. Considerata l’importanza ecologica della Lepre italica, si ritiene necessario continuare nel tempo le attività di monitoraggio su scala regionale. Ciò consentirà di acquisire ulteriori dati importanti per definire una strategia di gestione della specie finalizzata alla sua conservazione.

 PROGRAMMA

9:00 – 9:30 | Registrazione

Moderatore: Dott. Michele Sorrenti, Coordinatore Scientifico Ufficio Studi e Ricerche FIdC.

12 uglio 2024, Palermo (Regione Siciliana – Viale Regione Siciliana n. 2771)

9:30 – 10:00 | Introduzione, saluti

Dott. Fulvio Bellomo, Dott.ssa Roberta Paci, Dipartimento Sviluppo Rurale e Territ., Regione Siciliana

Pres. regionale FIDC Sicilia Giuseppe La Russa

Dott. Francesco Riga, Tecnologo Dirigente ISPRA

10:00 – 11:00 | Il Progetto “Lepre italica”: obiettivi, risultati e prospettive

Prof. Mario Lo Valvo, UNIPA: la Lepre italica, una specie da conservare e gestire in modo sostenibile

Tec. f. Valter Trocchi, FIdC: un percorso paziente verso il prelievo sostenibile della Lepre italica – Sintesi dei risultati del Progetto

Ing. Giuseppe Giannini, XValue Srl/Dott. Daniel Tramontana, FIdC: il supporto informatico per il monitoraggio e il prelievo controllato

11:00 – 11:15 | Coffee Break

11:15 – 12:00 | Il valore aggiunto del Progetto: monitoraggio sanitario e nuove conoscenze

Dott.ssa Tiziana Trogu, IZSLER: la Sifilide dei Lagomorfi

Dott.ssa Elisa Rossini, IZSLER: Mixomatosi nella Lepre italica: caso isolato o patologia emergente?

Prof. Fabio Macchioni, UNIPI/Dott.ssa Giorgia Romeo, Funzionario Regione Toscana: lo studio parassitologico su Lepre italica

12:00 – 12:45 | Interventi dei partecipanti e discussione: quale insegnamento e quale futuro

12.45 – 13.30 | Conclusione dei lavori: Presidente nazionale FIdC Massimo Buconi

È previsto l’intervento del Sen. Claudio Barbaro, Sottosegretario di Stato al Ministero

dell’ambiente e della sicurezza energetica, e della Dott.ssa Maria Siclari, Direttore Generale di ISPRA.

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Presidente Regionale FIDC Sicilia

Giuseppe La Russa

Info: 335.8288973