da Giuseppe La Russa | Set 27, 2024 | NEWS
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA
Calendario Venatorio 2024/25: il TAR respinge l’istanza cautelare formulata dalle Associazioni Ambientaliste volta ad ottenere la totale sospensione dell’attività venatoria
Con ordinanza cautelare resa all’esito dell’udienza celebratasi Mercoledì 25 settembre u.s., il TAR Sicilia – Palermo, Sezione III, con ordinanza n.522/2024, ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalle Associazioni Ambientaliste.
La netta bocciatura delle argomentazioni delle Associazioni Ambientaliste giunge a pochi giorni di distanza dall’adozione del decreto presidenziale con cui il Presidente della terza sezione ha rigettato la richiesta di misura cautelare Monocratica, con la quale era stata chiesta l’immediata sospensione dell’attività venatoria.
Grande soddisfazione per i legali della F.I.D.C., Avv.ti Accursio Gagliano e Accursio Augello, per la decisione adottata dal Collegio, che ha condiviso le eccezioni sollevate dai due legali circa l’infondatezza della richiesta cautelare formulata dalle Associazioni Ambientaliste.
I legali della F.I.D.C. sono stati affiancati dallo staff di esperti dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistico e Agro-Ambientali di Federcaccia, che hanno fornito validi strumenti tecnici per controbattere alle argomentazioni “pretestuose” poste a fondamento della richiesta di sospensiva formulata dalle Associazioni Ambientaliste.
Si auspica il rigetto anche nel merito del ricorso proposto dalle Associazioni Ambientaliste la cui udienza pubblica è stata fissata per il giorno 4 dicembre 2024.
Racalmuto, 27 Settembre 2024
Il Presidente
Giuseppe La Russa
da Giuseppe La Russa | Set 8, 2024 | NEWS
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA
Le associazioni ambientaliste con ricorso depositato in data 06/09/24, innanzi al TAR Sicilia Palermo, RG 1203/24, hanno impugnato il calendario venatorio relativo al corrente anno, lamentando, ancora una volta, una asserita violazione del principio di precauzione.
In particolare, le associazioni ambientaliste ritengono illegittimo il C.V. nella misura in cui ha previsto la possibilità di esercitare l’attività venatoria, nonostante la crisi determinata dal periodo di siccità che ha colpito alcune aree della Regione, anche in alcune giornate in preapertura.
Il Consiglio Regionale della Federazione Italiana della Caccia ha già conferito mandato ai legali Accursio Gagliano e Accursio Augello, i quali saranno coadiuvati dal nostro staff di esperti dell’Ufficio Nazionale Avifauna, affinché predispongano le dovute difese a tutela dei cacciatori siciliani.
Auspichiamo l’adozione da parte del TAR Sicilia – Palermo – di un provvedimento di rigetto delle richieste formulate dalle associazioni ambientaliste perché infondate e pretestuose.
Vi terremo aggiornati sullo svolgimento del giudizio.
Racalmuto,08/09/2024
Il Presidente
Giuseppe La Russa
da Giuseppe La Russa | Lug 17, 2024 | NEWS
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA
Oggetto: calendario venatorio Regione Sicilia 2024-25.
Egregio Presidente della Regione Sicilia, Senatore Renato Schifani
n.q. di Assessore all’Agricoltura allo Sviluppo
Rurale e alla Pesca Mediterranea
PALERMO
La scrivente Associazione ha ricevuto in data 5 luglio 2024 la nota 63007 del Dipartimento Sviluppo Rurale, con la quale si chiede la modifica della bozza di Calendario Venatorio 2024 -25 approvato all’unanimità il giorno 24 giugno 2024 nel Comitato Tecnico Regionale Faunistico Venatorio. La modifica richiesta riguarda in particolare le date di chiusura della caccia ai turdidi e a tutti gli uccelli acquatici, anticipando rispettivamente al 9 gennaio e al 20 gennaio la fine della stagione, sottraendo quindi 20 giorni per i turdidi e 10 per gli acquatici rispetto alla chiusura prevista al 30 nella seduta di Comitato sopra citata.
La nostra Associazione ha già scritto al Dipartimento comunicando il proprio parere negativo sulle modifiche, tuttavia, ci permettiamo di farle presenti le seguenti motivazioni, che a nostro avviso consentono di mantenere la data del 30 gennaio come termine della stagione di caccia alle specie sopra citate.
- Nella delibera di quest’anno sono presenti dati e pubblicazioni nuove, che non erano presenti l’anno scorso, che dimostrano l’assenza di migrazione prenuziale in gennaio, anche riferite all’areale siciliano.
- Sempre da quest’anno vi è la novità importante del parere del Comitato Tecnico Nazionale Faunistico Venatorio, che si distingue da quello dell’ISPRA avendo dato parere favorevole alla data del 30 gennaio per la chiusura della stagione, legittimando l’applicazione dei paragrafi 2.7.2, 2.7.9, 2.7.3 e 2.7.10 della Guida UE alla disciplina della Caccia.
- Questo organo consultivo è presieduto dal Ministro dell’Agricoltura (o suo delegato), per questo il parere espresso assume un valore importante e collegiale che rafforza le decisioni delle Regioni Italiane.
Queste due nuove condizioni possono indurre il TAR Palermo a una valutazione diversa da quella degli anni scorsi, considerando che il parere ISPRA non è vincolante per l’Amministrazione.
Inoltre, le Regioni vicine alla Sicilia, come la Calabria, la Puglia e la Sardegna hanno calendari che prevedono la data di chiusura per i turdidi e gli acquatici al 30 gennaio e negli anni scorsi hanno vinto i ricorsi sul punto, grazie alle motivazioni inserite.
Questo supporta il fatto che le decisioni del TAR non costituiscono un dogma, ma possono cambiare in relazione alla forza delle argomentazioni presenti in delibera, come detto quest’anno più forti rispetto alla stagione scorsa.
Ci permettiamo inoltre di fare presente che i regolamenti e le decisioni, incluse quelle dei calendari venatori, sono responsabilità diretta delle Regioni Italiane, e quello che è stato deciso dal TAR in un anno non deve influenzare le scelte degli anni successivi, del resto i calendari venatori sono emanati annualmente, proprio per adeguare le scelte alle realtà mutevoli della fauna e della biodiversità.
Le chiediamo per questo di mantenere la bozza di Calendario Venatorio della Regione Sicilia 2024-25 come da documento approvato nella seduta del Comitato Regionale del 24 giugno scorso, quindi con le chiusure al 30 gennaio per i turdidi e gli uccelli acquatici.
Per qualsiasi chiarimento Le fosse necessario, Federcaccia Sicilia, con il supporto dell’Ufficio Studi e Ricerche Nazionale, resta disponibile ad un confronto con Lei e con gli uffici regionali.
Grazie per la Sua attenzione.
I più cordiali saluti
Il Presidente
Giuseppe La Russa
Racalmuto,17 Luglio 2024
da Giuseppe La Russa | Lug 10, 2024 | NEWS
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA
Sarà presentata venerdì 12 luglio 2024 a Palermo, presso la sede del Dipartimento Agricoltura dell’Assessorato regionale all’Agricoltura (Viale Regione Sicilia n. 2771) la relazione conclusiva del Progetto “Verso il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia: buone pratiche e azioni di monitoraggio” promosso dalla Federazione Italiana della caccia (Consiglio regionale della Sicilia).
LO STUDIO
La Lepre italica Lepus corsicanus De Winton, 1898 è una specie endemica diffusa nell’Italia centro-meridionale e in Sicilia. In Corsica la specie è stata introdotta in periodo storico e all’Isola d’Elba è stata reintrodotta in tempi recenti. In Sicilia, la Lepre italica è una specie d’interesse conservazionistico e venatorio. La comprensione della dinamica delle popolazioni è cruciale per una loro efficace gestione e conservazione.
Dal 2017 al 2023 la Federazione Italiana della Caccia ha promosso un progetto di monitoraggio in Sicilia. Il monitoraggio è stato realizzato applicando la tecnica dello spot-light census, un metodo relativamente semplice ed economicamente vantaggioso, adatto per essere applicato da volontari adeguatamente formati, su larga scala e per lunghi periodi (Sliwinski et al., 2021)
In media sono stati monitorati 39 transetti (percorsi) campione all’anno (min. 27 – max. 76), di 7,28 km a transetto (±4,83) per complessivi 287,22 km all’anno (min. 179,80 – max. 551,94). Abbiamo calcolato l’indice chilometrico di abbondanza (IKA) considerando le lepri illuminate in una singola fascia di circa 100 m a lato del transetto.
Materiali e metodi
152 volontari (prevalentemente cacciatori) sono stati formati alle attività di monitoraggio. Le attività hanno progressivamente interessato 15 dei 18 ATC siciliani e sono stati realizzati alla fine dell’estate. In media sono stati monitorati 39 transetti (percorsi) campione all’anno (min. 27 – max. 76), di 7,28 km a transetto (±4,83) per complessivi 287,22 km all’anno (min. 179,80 – max. 551,94). Abbiamo calcolato l’indice chilometrico di abbondanza (IKA) considerando le lepri illuminate in una singola fascia di circa 100 m a lato del transetto.
Conclusioni
L’abbondanza relativa media delle popolazioni di Lepre italica in Sicilia è migliorata rispetto ai valori ottenuti in passato. Nel 1997 Trocchi e coll. (1998), utilizzando la stessa metodologia su un totale di 236,75 km di transetti nei territori dell’Isola aperti alla caccia, avevano ottenuto un IKA medio di 0,36 capi/km (± 0,28 s.d.).
Nell’Isola, la Lepre italica è ampiamente diffusa e l’abbondanza delle popolazioni si può ritenere attualmente stabile. Si osservano differenze di abbondanza delle popolazioni, che evidentemente rispecchiano condizioni ecologiche locali e fluttuazioni demografiche tipiche dei Lagomorfi. Sarebbe interessante valutare le interazioni ecologiche con le popolazioni di Coniglio selvatico (Oryctolaguscuniculus) presenti sull’Isola. I nostri risultati mostrano che i dati di monitoraggio ottenuti con il contributo di personale volontario formato possono essere affidabili, se le attività sono attuate e condotte in modo scientificamente standardizzato. Considerata l’importanza ecologica della Lepre italica, si ritiene necessario continuare nel tempo le attività di monitoraggio su scala regionale. Ciò consentirà di acquisire ulteriori dati importanti per definire una strategia di gestione della specie finalizzata alla sua conservazione.
PROGRAMMA
9:00 – 9:30 | Registrazione
Moderatore: Dott. Michele Sorrenti, Coordinatore Scientifico Ufficio Studi e Ricerche FIdC.
12 uglio 2024, Palermo (Regione Siciliana – Viale Regione Siciliana n. 2771)
9:30 – 10:00 | Introduzione, saluti
– Dott. Fulvio Bellomo, Dott.ssa Roberta Paci, Dipartimento Sviluppo Rurale e Territ., Regione Siciliana
– Pres. regionale FIDC Sicilia Giuseppe La Russa
– Dott. Francesco Riga, Tecnologo Dirigente ISPRA
10:00 – 11:00 | Il Progetto “Lepre italica”: obiettivi, risultati e prospettive
– Prof. Mario Lo Valvo, UNIPA: la Lepre italica, una specie da conservare e gestire in modo sostenibile
– Tec. f. Valter Trocchi, FIdC: un percorso paziente verso il prelievo sostenibile della Lepre italica – Sintesi dei risultati del Progetto
– Ing. Giuseppe Giannini, XValue Srl/Dott. Daniel Tramontana, FIdC: il supporto informatico per il monitoraggio e il prelievo controllato
11:00 – 11:15 | Coffee Break
11:15 – 12:00 | Il valore aggiunto del Progetto: monitoraggio sanitario e nuove conoscenze
– Dott.ssa Tiziana Trogu, IZSLER: la Sifilide dei Lagomorfi
– Dott.ssa Elisa Rossini, IZSLER: Mixomatosi nella Lepre italica: caso isolato o patologia emergente?
– Prof. Fabio Macchioni, UNIPI/Dott.ssa Giorgia Romeo, Funzionario Regione Toscana: lo studio parassitologico su Lepre italica
12:00 – 12:45 | Interventi dei partecipanti e discussione: quale insegnamento e quale futuro
12.45 – 13.30 | Conclusione dei lavori: Presidente nazionale FIdC Massimo Buconi
È previsto l’intervento del Sen. Claudio Barbaro, Sottosegretario di Stato al Ministero
dell’ambiente e della sicurezza energetica, e della Dott.ssa Maria Siclari, Direttore Generale di ISPRA.
_______________________________
Presidente Regionale FIDC Sicilia
Giuseppe La Russa
Info: 335.8288973