da Giuseppe La Russa | Dic 15, 2021 | NEWS

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA
Assemblea di fine anno per la Sezione Comunale di Ramacca.
Si è svolta lo scorso Venerdì 10 Dicembre la consueta Assemblea di fine anno di Federcaccia – Sezione Comunale di Ramacca -.
L’evento, ospitato presso i locali dell’Hotel Paradiso della Zagara di Ramacca (CT), ha visto una folta partecipazione di federcacciatori e simpatizzanti che ritrovatisi in plenaria, sotto la guida del Presidente della Sezione Comunale Francesco Schilirò, hanno potuto fare il punto sulla situazione attuale in ambito venatorio e sulla gestione del territorio, nonché, sull’attività agricola e rurale nella giurisdizione di competenza. Partecipe ai lavori assembleari anche il Presidente di Federcaccia – Sezione Provinciale Catania – Nello Di Bella, accompagnato dal Vice Presidente Giuseppe Scandura e dal Direttore Responsabile delle Guardie Giuseppe Scandurra.
Ospite d’onore, per la vicinanza a Federcaccia ed al mondo venatorio, il Dottor Luigi Giuliano, Medico Veterinario, che opera nel territorio del Calatino.
Ultimati i lavori assembleari, la serata è proseguita con un momento conviviale a base di prodotti tipici locali.
Con il classico taglio della torta e la rituale foto di gruppo i partecipanti si sono congedati auspicandosi di trascorrere le imminenti festività Natalizie in modo sereno e dandosi appuntamento per le attività, che con l’avvento del nuovo anno, verranno poste in essere.
da Giuseppe La Russa | Nov 28, 2021 | NEWS


Il presidente di Federcaccia Sicilia, Giuseppe La Russa, con tutto il Consiglio Regionale ha il piacere di comunicare ai cacciatori siciliani che, dopo i Progetti Coniglio Selvatico, Quaglia e Lepre Italica ha rivolto la propria attenzione alla Beccaccia.
Il Consiglio Regionale aveva deliberato l’acquisto di alcuni trasmettitori GPS-GSM da posizionare su altrettante Beccacce da catturare in Sicilia.
Ultimate in più province le operazioni di cattura e posizionamento dei dispositivi, informiamo che ieri sera si è conclusa con successo questa prima fase del Progetto Beccaccia e che complessivamente sono stati posizionati 11 trasmettitori nel territorio siciliano.
La ricerca permetterà di conoscere gli spostamenti degli individui nel periodo di svernamento e durante la migrazione e riproduzione.
Ringraziamo, pertanto, ancora una volta l’amico Alessandro Tedeschi di Amici di Scolopax per tutto quello che ha fatto in Sicilia e ci piace ricordare che lo stesso Alessandro è da 10 anni che collabora con Federcaccia su questo eccezionale Progetto.
Il nostro grazie va anche all’amico Dott. Michele Sorrenti dell’Ufficio Studi e Ricerche Nazionale di Federcaccia per tutto il lavoro e le attenzioni che rivolge alla ricerca scientifica.
Riteniamo che la ricerca sia essenziale anche per la Caccia. Nell’ultimo Consiglio Regionale abbiamo deliberato all’unanimità la creazione in Sicilia di un Centro Studi Regionale, collegato a quello Nazionale, per continuare a lavorare in tal senso anche su altre specie selvatiche.
da Giuseppe La Russa | Nov 3, 2021 | NEWS

IL TAR PALERMO, CONFERMA LA LEGITTIMITA’ DEL CALENDARIO VENATORIO AD ECCEZIONE DELLA TORTORA SELVATICA, PRELIEVO DELLA BECCACCIA DAL 1° AL 10 GENNAIO ED ALLA PRECLUSIONE DELL’ATTIVITA’ VENATORIA NEI TERRENI COLPITI DAGLI INCENDI.
Il Tar Palermo, Sezione II, ha emesso in data odierna l’ordinanza n.709/2021 sul ricorso promosso dalle associazioni ambientaliste incoato innanzi al TAR Catania il 30Agosto 2021 e successivamente riassunto davanti ala TAR Palermo volto all’annullamento del calendario venatorio 202021 /22.
Le scriventi Associazioni della Cabina di Regia-Sicilia ( AnuuMigratoristi, Federazione Italiana della Caccia e U.N. Enalcaccia P.T.) si sono costituite con atto di intervento ad opponendum nel summenzionato giudizio con il patrocinio degli Avvocati, Accursio Augello ed Accursio Gagliano così come l’Unaves, difesa dagli Avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza , i Liberi Cacciatori, ANCA ed Italcaccia, difesi dall’Avv. Alfio Barbagallo ed il Movimento Scelta Etica, difeso dagli Avvocati Giacomo Sgobba e Giuseppe Scaglione.
Co l’ordinanza in esame il Tar Palermo, Sezione II, ha accolto le censure delle associazioni ambientaliste limitatamente:
- alla Tortora selvatica;
- al prelievo della Beccaccia dal 1° al 10 Gennaio 2022
- alla preclusione dell’attività venatoria su quei terreni colpiti in maniera diretta da eventi incendiari.
Il TAR Palermo ha pertanto confermato la legittimità del Calendario Venatorio 2020/2021
UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO A TUTTI I CACCIATORI SICILIANI
da Giuseppe La Russa | Set 23, 2021 | NEWS

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA
Racalmuto, 22 Settembre 2021
VENI, …. VIDI, …. VICI !!!!!!!
Sembra proprio di essere ritornati ai tempi di Giulio Cesare per la rapidissima vittoria ottenuta contro Farnace, mentre oggi questa “fulminea vittoria” è servita solo al mondo ambientalista per bloccare ancora una volta il Calendario Venatorio di quest’anno suscitando rabbia e stupore tra i Cacciatori siciliani e magari cercando di metterli l’uno contro l’altro.
Ormai siamo abituati ad osservare come ogni anno si ripetono sempre le stesse cose. Il solito ritornello che parte dal parere ISPRA per arrivare al mondo ambientalista per poi chiudersi, quasi con lo stesso rituale, nelle aule di un Tribunale.
Quest’anno, con stupore, ed al contrario degli altri, il ricorso degli ambientalisti è stato presentato al TAR Catania invece che a Palermo. Nessuno riusciva a darsi una spiegazione logica del perché di questa scelta che vedeva per la prima volta, se non erriamo, presentare il ricorso al TAR Catania e per giunta in data 30 Agosto con immediata ordinanza emessa l’indomani nella serata del 31 Agosto !!!!!!!!!!
La spiegazione, molto chiara ed autorevole, è arrivata successivamente da parte del TAR Palermo con ordinanza del 16/09/2021 alla luce della quale dovremmo dire: SIAMO ALLE SOLITE ED I CONTI NON TORNANO.
Dopo quest’ultima ordinanza riteniamo che ci siano tutti i presupposti per riaprire sin da subito la caccia per il restante periodo del mese di Settembre, a giornate fisse, al Coniglio selvatico, Colombaccio, Merlo, Gazza e Ghiandaia anche perché nessuna contrarietà era stata espressa da parte dell’ISPRA nel parere dato al Calendario Venatorio siciliano.
Riteniamo, altresì, che l’Assessore possa chieder al TAR Catania, vista l’ordinanza del TAR Palermo, la revoca in autotutela dell’originaria ordinanza del
E’ normale che i cittadini Cacciatori, perché sino a prova contraria siamo anche noi dei cittadini che lavorano e che fanno parte della società civile, ognuno con il proprio ruolo, dobbiamo subire le invenzioni dell’anno sui Calendari Venatori?
Anni fa la Sicilia era la prima Regione dove la Caccia si apriva subito dopo il 15 di Agosto mentre oggi, in barba alle Leggi e seguendo furbizie, fantomatici pareri, non vincolanti, o circolari emanate da vari funzionari, ai quali la Caccia non va giù, dobbiamo subire tutto questo?
L’esercizio venatorio è un diritto per i cacciatori, riconosciuto dalla legge, e per questi motivi pretendiamo essere tutelati.
da Giuseppe La Russa | Set 23, 2021 | NEWS




Palermo, 22 Settembre 2021
Ill.mo Assessore Agricoltura Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea
assessore.risorseagricole@regione.sicilia.it
Spett. Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea
servizio3.svilupporurale@regione.sicilia.it
Nell’interesse di tutti i cacciatori siciliani e per conto delle Associazioni Venatorie Nazionali Riconosciute in intestazione, la scrivente Cabina di Regia- Sicilia, si rivolge alla Vs. sensibile e cortese attenzione a seguito di una inedita e grave circostanza: quest’anno, per la prima volta nella storia della caccia in Sicilia, non c’è stata l’Apertura Generale della Stagione Venatoria “la terza domenica di settembre” così come previsto dalla L. 157/92, in quanto a seguito del frettoloso D.A. 50/GAB del 10/09/2021 essa viene posticipata al prossimo 2 ottobre.
Considerato che il parere dell’ISPRA così recitava: “il Merlo per il quale è accettabile il prelievo venatorio a partire dalla terza domenica di settembre, ancorché solo da appostamento e con un carniere massimo giornaliero di 5 capi per cacciatore”; sia le specie “Colombaccio, Gazza e Ghiandaia per le quali è possibile prevedere in tutto il mese di settembre alcune giornate fisse solo nella forma dell’appostamento”
Considerato, altresì, che per quanto riguarda il coniglio selvatico addirittura, a pagina 10 del provvedimento, il Presidente del TAR di Catania riteneva che, relativamente al suggerimento ISPRA che testé recita “di limitare il prelievo del Coniglio selvatico nel mese di settembre alle giornate previste per l’anticipazione della caccia alle specie ornitiche migratrici e di escludere il prelievo nelle aree prioritarie per la conservazione di Lepre italica e Coturnice siciliana”, in assenza di specifica indicazione della doglianza circa il mancato rispetto del termine da ricollegare a tali specie, ivi non individuate, la censura si dimostra generica e, in quanto tale, non può essere favorevolmente deliberata. Cioè si poteva prevedere la caccia al coniglio, ancorché limitata alle giornate fisse previste per le specie ornitiche migratrici consentite nel mese di settembre.
Vista, infine l’ordinanza del TAR Palermo del 16 Settembre u.s. riteniamo opportuno chiedere, mediante predisposizione di ulteriore Decreto, la riapertura della Caccia per le restanti giornate del mese di Settembre e con le modalità sopra descritte.
Nel ringraziare anticipatamente, porgiamo cordiali saluti.
ANUUMigratoristi Arcicaccia F.I.D.C. U.N. Enalcaccia P.T.
Sebastiano Valfrè Francesco D’Elia Giuseppe La Russa Giuseppe Evola
da Giuseppe La Russa | Set 8, 2021 | NEWS
A seguito dell’l’ultimo decreto n.01366/2021, pubblicato dal TAR Catania in data 07/09/2021, si evidenzia che la Caccia continua per le giornate dell’11 e 12 Settembre alle specie Colombaccio, da appostamento, e Coniglio selvatico in forma vagante.
Successivamente l’attività venatoria viene sospesa e riprende il 02 Ottobre 2021 seguendo ciò che ISPRA aveva espresso nel proprio parere, NON VINCOLANTE, ed accolto dal Tar Catania che di fatto sconvolge quanto stabilito dalla Legge 157/92 che prevede l’apertura generale della caccia alla terza Domenica di Settembre.
Al momento restiamo in attesa di eventuali ulteriori provvedimenti di cui Vi terremo informati.
Resta inteso che Federcaccia Sicilia ha già dato incarico ai propri legali di valutare gli interventi da poter fare nelle sedi che si riterranno opportune.
Racalmuto, 08/09/2021
I
da Giuseppe La Russa | Ago 27, 2021 | NEWS
Decreto 45 del 24-8-2021 integrativo CV 2021_2022+Allegato A da pubblicare_0 (1) (1)
da Giuseppe La Russa | Ago 24, 2021 | NEWS
Siglato un protocollo d’intesa per il potenziamento dell’attività di prevenzione nella lotta agli incendi boschivi, di vegetazione e di interfaccia
Grande soddisfazione da parte di Federcaccia e del mondo venatorio siciliano che lo scorso 19 Agosto, presso la sede della Presidenza a Palazzo D’Orleans, presente l’Assessore al Territorio e all’Ambiente On. Avv. Salvatore Cordaro, ha siglato un importante protocollo volto a prevenire l’insorgere degli incendi nel territorio siciliano.
L’Assessore Cordaro ha espresso la sua soddisfazione per l’adesione al protocollo da parte delle Associazioni Venatorie siciliane, che assieme a tante altre Associazioni presenti sul territorio regionale aderenti a tale iniziativa, si mettono a disposizione del governo Musumeci per costruire una squadra compatta tesa alla salvaguardia del territorio boschivo e delle campagne.
Molto apprezzato l’intervento di apertura dell’Assessore Cordaro così come sono stati altrettanto graditi gli interventi dell’On. Roberto Clemente e del Dott. Felice Bruscia i quali, dopo aver espresso le loro valutazioni sul Protocollo, hanno argomentato sulle principali problematiche legate alla caccia.
A tal proposito le Associazioni presenti hanno chiesto ed ottenuto la possibilità di un successivo incontro con l’Assessore Cordaro per analizzare meglio le tematiche evidenziate dagli stessi relatori e ritenute molto importati.
Ci piace, nell’occasione, sottolineare la coesione e lo spirito di collaborazione di tutte le Associazioni Venatorie nell’aderire al Protocollo e nel condividere tante idee per il futuro.
Alla luce di quanto sopra, Federazione Italiana della Caccia Sicilia esprime compiacimento per l’apertura che il governo Musumeci rivolge al mondo venatorio per cui siamo fiduciosi che con i due Assessorati di riferimento avremo la possibilità di rivedere e mettere a posto quelle problematiche che necessitano essere riesaminate.
da Giuseppe La Russa | Lug 29, 2021 | NEWS


Consiglio Regionale della Sicilia
FEDERCACCIA SICILIA. PRIME VALUTAZIONI SUL CALENDARIO VENATORIO REGIONALE
Federcaccia Sicilia e l’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali di Federcaccia Nazionale, dopo aver preso visione del Decreto Assessorile n. 37 della Regione Siciliana a firma dell’Assessore Antonino Scilla e dell’allegato “A” contenente le disposizioni di Calendario Venatorio 2021-2022, esprimono il loro apprezzamento per le diverse motivazioni tecnico-scientifiche inserite a supporto delle scelte adottate. Nello stesso tempo tuttavia, trovano non condivisibili alcuni aspetti che pertanto chiedono di modificare. Nel dettaglio:
- La data di chiusura al Colombaccio al 20 Gennaio non è corretta in relazione al rispetto dell’arco temporale.
- L’apertura della caccia alla Quaglia il 20 Settembre invece del 19 non ha supporto scientifico.
- La data di chiusura della Quaglia al 31 Ottobre è eccessivamente penalizzante. Questa può essere portata al 30 Novembre, come adottato da anni dalla Regione Calabria, che ha vinto i ricorsi sul punto.
- Non si comprende per quale motivo la caccia alla Volpe apra il 2 Ottobre invece del 19 Settembre. Sono infatti possibili incontri con la specie durante la caccia vagante generica e anche da appostamento.
- La chiusura della caccia al Tordo Bottaccio e alla Cesena al 20 Gennaio non si concilia con quella del Sassello al 31 Gennaio poiché le tre le specie cominciano la migrazione prenuziale nella terza decade di Gennaio come da parere ISPRA.
- La data di chiusura della caccia agli uccelli acquatici può essere portata al 31 Gennaio. Tale disposizione non è mai stata impugnata negli anni in cui era valida. Anche su questo punto la scrivente Federazione ha fornito alla Regione Siciliana tutte le argomentazioni e i dati tecnico-scientifici a supporto.
- La data di chiusura della Beccaccia può essere portata a fine Gennaio.
Una nota particolare sulla Tortora. Per questa specie si suggerisce di seguire le indicazioni della Commissione, presentate nella lettera del MITE Prot. 79230 che stabiliscono in modo chiaro come procedere per l’autorizzazione della caccia alla specie nella stagione 2021.
È necessario che la Regione Sicilia predisponga inoltre una scheda di prelievo per la sola Tortora da riconsegnare alla stessa immediatamente, anche per via telematica, dopo le giornate di preapertura.
La scrivente Associazione, insieme all’Ufficio Studi e Ricerche ha inviato all’Assessore Scilla una riservata con la quale motiva quanto sopra esposto.
Siamo ovviamente a disposizione per la stesura delle argomentazioni a supporto delle proposte sopra descritte.
Federcaccia Sicilia – Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali
da Giuseppe La Russa | Lug 28, 2021 | NEWS
Decreto 37 del 26-07-2021 CV 2021_2022 + ALL A e B_2 (1)
da Giuseppe La Russa | Apr 18, 2021 | Ricette dei cacciatori
LE RICETTE DEI CACCIATORI/3 a cura di Alessio Palazzolo
Tagghiarini ri lebbru ’A i Sarmati
Preparare un brodo con gli scarti della lepre e aromi a piacimento. Mettere l’olio in una padella e fare soffriggere il battuto ottenuto con la carota, il sedano, la cipolla e l’aglio. Aggiungere la polpa di lepre, fare rosolare, aggiungere il vino e fare evaporare. Aggiungere la polpa di pomodoro, sale, pepe, rosmarino e il brodo di lepre. In una pentola cuocere le tagliatelle, scolarle al dente, versarle nella padella del condimento e se necessita aggiungere un
po’ di brodo, maneggiare per qualche minuto prima di essere servita.
Dosi per 6 persone.
Ingredienti:
• 500 gr. di tagliatelle
• 500 gr. di polpa di lepre
• 400 gr. di polpa di pomodoro
• 1 carota
• 1 costa di sedano
• 1 cipolla
• 1 spicchio d’aglio
• 2 bicchieri di brodo di lepre
• ½ bicchiere di vino rosso
• rosmarino
• olio extra vergine di oliva
• sale e pepe q.b.
Dal libro “Cùnti ri caccia” di Alessio Palazzolo, dicembre 2017
da Giuseppe La Russa | Apr 17, 2021 | NEWS, Principale
Stessi costi per le migliori tessere di sempre!

da Giuseppe La Russa | Apr 17, 2021 | Caccia in letteratura, Principale
Continuiamo a pubblicare i racconti di Alessio Palazzolo dedicati al mondo venatorio ed agricolo

C’era una volta nel Santuario del Furi, un monaco cacciatore e un sagrestano che l’aiutava. Spesso andavano a caccia insieme, e tra di loro, erano d’accordo che ogni volta che gli altri cacciatori chiedevano come era andata la giornata di caccia, il sagrestano doveva confermare quanto affermato dal monaco che gli avrebbe dato tre tarì. Una di queste volte, scendendo dal Santuario verso il paese, passarono dal Circolo dei cacciatori, e quando chiesero loro come era andata la caccia, il monaco rispose: “Bene, ieri abbiamo preso due conigli e una beccaccia.”Il sagrestano confermava e guadagnava tre tarì. Un’altra volta, andando in paese, passarono di nuovo dal Circolo e quando gli chiesero: “Priore, è uscito a caccia stamattina?”, rispose: “Certo che sono uscito! Stamattina abbiamo preso una volpe, un coniglio e una coturnice”. Il sagrestano confermava e prendeva tre tarì.
Ogni volta era così e i racconti fatti dal monaco e confermati dal sagrestano risultavano più veritieri. Un’alta volta ancora, passando dal Circolo, un cacciatore gli chiese cosa avessero preso e lui rispose che aveva preso due coturnici. Ma preda ormai delle sue bugie, avendoci però preso gusto, si scordò di avere un fucile ad una sola canna e gli raccontò la cacciata: “Con il cane in ferma, mi si sono alzate in perpendicolare da terra due coturnici, una si è buttata in picchiata verso valle e l’altra verso monte. Sparando, le ho prese tutte e due”. Il cacciatore che ascoltava chiese allora: “Priore, ma come ha fatto a prenderle tutte e due, se una si è buttata verso valle e l’altra verso monte?” Allora il monaco rispose: “Figliolo, come ho fatto? Sparando mezza cartuccia ad una e mezza cartuccia all’altra!” Appena il monaco finì di raccontare la cacciata, il sagrestano gli disse: “Priore, fino ad adesso ne ha raccontate di palle, ma una così grossa non l’aveva sparata mai! Questa non è palla di tre tarì!”.
Alessio Palazzolo
da Giuseppe La Russa | Feb 2, 2021 | NEWS

Al Dott. Toni Scilla
Assessore Regionale dell’Agricoltura,
dello Sviluppo Rurale e della Pesca
PALERMO
Preg. mo Assessore,
nel congratularci per il Suo nuovo incarico abbiamo pensato, come Consiglio Regionale della Federazione Italiana della Caccia della Sicilia, di comunicare con Lei per la prima volta, visti i periodi poco favorevoli in cui versa il nostro Paese , mediante questa lettera aperta.
Lo facciamo non con l’intento di chiedere cose fuori dal seminato né tantomeno per metterla in difficoltà dopo appena pochi giorni dal Suo incarico di Assessore Regionale anche per il settore Caccia.
Le scriviamo per intraprendere assieme a Lei, se lo riterrà opportuno, un percorso che possa permettere di iniziare a lavorare in sinergia anche con le altre Associazioni Venatorie presenti.
La nostra Associazione è impegnata da anni mediante il proprio Ufficio Nazionale denominato “Studi e ricerche faunistiche ed agro ambientali” ad intraprendere numerose iniziative su tutto il territorio nazionale, mirate alla ricerca scientifica e all’approccio tecnico nella gestione della caccia. Per questo da anni in molte regioni italiane si avvalgono della nostra collaborazione nel momento di stilare i Calendari Venatori e in generale per i provvedimenti in materia, ad esempio Piani faunistico-venatori.
In Sicilia abbiamo negli ultimi anni collaborato con il Suo Assessorato preparando il Progetto sul censimento del Coniglio selvatico, realizzando, in collaborazione anche con l’Università di Palermo, dei Corsi preparatori al monitoraggio notturno e prelievo sperimentale della Lepre Italica che da cinque anni portiamo avanti e che ha consentito la ripresa della caccia alla specie in Sicilia, dopo molti anni di divieto. Riteniamo utile e importante ampliare questo progetto con Lei e rifare nuovi corsi per estendere ad altri cacciatori siciliani l’azione di monitoraggio e di conseguenza la possibilità di prelievo della specie.
Per prima cosa La invitiamo a convocare anche in video conferenza il Comitato Faunistico Venatorio Regionale per preparare, urgentemente, il Calendario Venatorio per la prossima annata ed inviarlo all’ISPRA per il parere di rito.
Nell’annata venatoria che si va a chiudere i Cacciatori Siciliani non hanno potuto praticare di continuo l’attività venatoria sia per i divieti relativi alla pandemia che per i continui risorsi al Calendario Venatorio che hanno causato diverse sospensioni ma che con l’ultima sentenza del 18/12/2020 il C.G.A. Sicilia, relativamente alla caccia al Coniglio selvatico, non ha rilevato alcun vincolo particolare non attuato dalla Regione Sicilia relativamente al parere ISPRA che potesse determinare una drastica sospensione dei prelievi del suddetto selvatico.
Per quanto sopra riferito, La invitiamo, infine, se possibile, a trovare una formula di ristoro verso i Cacciatori Siciliani in modo da alleggerire il peso delle varie Tasse che versiamo. E’ nostra intenzione di affrontare con Lei tante altre tematiche e di poterle discutere anche in occasione della prossima riunione di Comitato Regionale.
Grati per l’attenzione che ci ha prestato, cogliamo l’occasione per rinnovare gli auguri di buon lavoro.
Il Presidente
Giuseppe La Russa
da Giuseppe La Russa | Nov 22, 2020 | NEWS

LA COMMISSIONE EUROPEA RISPONDE SULLA DEFINIZIONE DI CACCIA COME “ECCEZIONE” ALLA DIRETTIVA
Roma, 21 novembre 2020 – Lo scorso 6 ottobre i Parlamentari Europei Dreosto, Casanova, Lancini, Da Re e Tovaglieri hanno presentato un’interrogazione con risposta scritta alla Commissione Europea riguardante la definizione di caccia come “eccezione” al regime di protezione della Direttiva, che la Commissione ha utilizzato in diverse occasioni, mentre la stessa attività è prevista in molti articoli del testo ufficiale della direttiva stessa.
Questa interpretazione a giudizio dei deputati, ma anche di Federcaccia, influenza le posizioni che la Commissione Europea prende quando si tratta di caccia.
- arrivata nella giornata di ieri, 20 novembre, la risposta, che consideriamo positiva, poiché il termine “eccezione” non compare più e il riferimento alla sentenza della Corte di Giustizia citato riguarda appunto un pronunciamento in cui sono stati ritenuti paritari gli obbiettivi di protezione con le esigenze ecologiche, scientifiche, culturali e ricreative, quindi le esigenze dell’uomo.
Il giudizio favorevole è supportato anche dal fatto che l’articolo 5, che determina il regime di protezione, comincia proprio con la frase “fatti salvi gli articoli 7 e 9”, che disciplinano il primo la caccia e il secondo le deroghe.
Un altro quesito sull’importanza delle azioni sugli habitat per le specie in declino ha trovato risposta nella Commissione Europea, che conferma i Piani d’Azione e la gestione adattativa dei prelievi come gli strumenti idonei a stabilire iniziative sugli habitat e gestire il prelievo venatorio.
Non è quindi un dogma che le specie in declino non debbano essere cacciate, a differenza di quanto continuamente proposto dalle associazioni protezionistiche, in particolare in Italia, ma una scelta da fondare su dati e gestione dei prelievi e degli habitat.
Ufficio Sudi e Ricerche Faunistiche e Agro-ambientali
da Giuseppe La Russa | Nov 18, 2020 | NEWS

UN CONFRONTO RISPETTOSO MA SENZA CEDIMENTI
Responsabilità e rispetto istituzionale non siano scambiate per acquiescenza. Federcaccia prosegue sulla strada di un confronto con il Governo per il riconoscimento delle proprie peculiarità e competenze. Anche al servizio del Paese
Roma, 17 novembre 2020 – Anche prendendo le distanze da atteggiamenti negazionisti o esclusivamente autoreferenziali, è indubbio che si fatica a comprendere il senso delle prescrizioni che colpiscono il mondo venatorio, soprattutto alla luce di un ben diverso metro di misura per altre attività afferenti alla sfera del tempo libero praticate nelle zone arancio e rosse.
Ricordiamo ancora una volta che la caccia si pratica in ampi spazi aperti, lontano da aree abitate e antropizzate, la maggior parte delle volte in forma singola o con un numero di persone tale da poter mantenere, proprio perché all’aperto, una distanza interpersonale largamente superiore a quella che viene consigliata da tutti i protocolli. Una attività a contatto della natura, che permette anche di mantenere in chi la pratica quell’equilibrio psico-fisico così importante in questi momenti di tensione e pressione emotiva causati dalla privazione di tante altre abitudini. Un malessere diffuso di cui giustamente lo stesso Governo si preoccupa per tutti i cittadini. O meglio, per quasi tutti.
Non è quindi accettabile che la risposta governativa alla richiesta di chiarimenti, sollecitata da noi e da altri, in merito ai dubbi sollevati dall’ultimo Dpcm in tema di attività venatoria e spostamenti si sia limitata a un laconico “è permessa” o “è vietata”.
Riteniamo nostro diritto di cittadini – e lo abbiamo chiesto con una lettera inviata al Presidente del Consiglio, ai Ministri competenti e al Presidente della Conferenza Stato Regioni – sapere se la risposta fornita è frutto di motivazioni tecnico scientifiche, che vorremmo allora conoscere. Se invece nasce dal fatto che, preso in tante diverse e tutte importanti incombenze, il Governo non ha avuto il tempo di approfondire la questione, riteniamo doveroso essere ascoltati. O, infine, se è figlia di un preconcetto nei confronti della caccia, è doppiamente inaccettabile e di questo ci ricorderemo.
Già alla fine di ottobre e di nuovo all’indomani dell’emanazione del Dpcm del 3 novembre, Federcaccia aveva chiesto un confronto con le Istituzioni. Su questo punto non intende recedere e ha rinnovato ancora l’istanza di un incontro con un rappresentante del Governo e dei Ministeri interessati, cui esporre non solo le nostre osservazioni e riflessioni, ma anche portare una proposta di buon senso che risolverebbe ogni difficoltà legata all’attuale Dpcm.
Proseguono poi i contatti e i confronti con il mondo parlamentare, ancora più fitti e costanti del solito in questi ultimi mesi, affinché si mantenga alta l’attenzione della Camera e del Senato su questo delicato tema. Analogamente, dal 4 novembre continuiamo a sollecitare una presa di posizione in sede di Conferenza Stato-Regioni, che ha il compito di adottare i Decreti sui territori e che conoscendoli può farlo in modo da rispondere alle esigenze e alle necessità dei cittadini e delle attività produttive. Meglio del Governo, le Regioni conoscono il ruolo assolutamente insostituibile dei cacciatori nella gestione della fauna, in particolare per il contenimento e la prevenzione dei danni all’agricoltura e sulle strade causati dalle specie problematiche, e quello di unico presidio nei confronti delle zoonosi come la peste suina, in grado di arrecare danni irreparabili alla nostra economia.
Un compito “sociale” al quale i cacciatori si sono sempre prestati con grande spirito di collaborazione e senso civico, ma che – è bene chiarirlo nettamente – non è possibile aspettarsi in un quadro generale che vede invece la categoria assolutamente non presa in considerazione nelle sue richieste basilari.
Nulla di quanto nelle nostre possibilità sarà lasciato intentato per dare alla caccia il riconoscimento e le attenzioni che merita, non chiedendo niente di impossibile, ma rigettando con forza l’approccio evidentemente punitivo con cui il tema venatorio è stato affrontato anche in questa occasione almeno da una parte ben nota della compagine governativa.
Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia
da Giuseppe La Russa | Nov 5, 2020 | Comunicati Stampa, Principale
Come prevedibile, anche la pubblicazione del DPCM del 3 novembre contenente ulteriori indicazioni per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 ha suscitato fra i cacciatori numerose domande inerenti lo svolgimento dell’attività venatoria. Vediamo di dare alcuni utili chiarimenti che possano essere di guida per interpretare le numerose indicazioni del Decreto
Roma, 3 novembre 2020 – Malgrado nessuno dei provvedimenti contenuti nel testo del DPCM 3 novembre 2020 firmato dal Primo Ministro Giuseppe Conte nelle scorse ore riguardi direttamente l’attività venatoria, che in quanto tale non viene mai presa in considerazione, è ovvio che anche la caccia sia una attività che come tutte le altre deve sottostare alle norme previste per limitare il virus, alla cui osservanza e massimo rispetto come Federazione invitiamo tutti i cittadini.
Numerose quindi le conseguenze portate dal Decreto, il cui scopo – è bene tenerlo sempre presente – è quello di limitare il più possibile i movimenti di persone sul territorio e gli assembramenti, possibili occasioni di trasmissione del virus.
Il DPCM ultimo è diviso sostanzialmente in una serie di dettami validi su tutto il territorio nazionale e in una parte che – fatti fermi questi – demanda alle Regioni e alla Province autonome ulteriori approfondimenti legati alla situazione epidemiologica in cui ricadono.
A livello nazionale il principale vincolo è quello dell’orario, dal momento che “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Esemplificando, uscire alle 4 per recarsi all’appostamento o sul terreno di caccia si ritiene non sia contemplato come situazione di necessità.
Per il resto della giornata su tutto il livello nazionale vige una forte raccomandazione a non spostarsi, né con mezzi pubblici né privati, che tuttavia non è un divieto. Quindi essendo la caccia attività che per sua natura favorisce il distanziamento sociale ed è esercitata in luoghi aperti, si ritiene che dalle ore 5.00 alle ore 22.00 ci si possa muovere per recarsi e fare ritorno dalle zone ove viene esercitata (ovviamente osservando i limiti di orario previsti dalla normativa relativa).
RACCOMANDAZIONE IMPORTANTE
Come dicevamo, ulteriori misure sono però demandate dal Governo alle Regioni e alle Province autonome anche in base alla gravità della situazione su territori specifici e al rischio di trasmissione/contaminazione dal virus.
In questo raccomandiamo di prendere visione e informarsi in merito alle singole Ordinanze Regionali, tenendo ferme le limitazioni di spostamento già valide a livello nazionale, che possono essere limitate al territorio regionale, provinciale o addirittura comunale.
È essenziale verificare bene quindi cosa prevedono e dispongono le Regioni sul proprio territorio, potendo sussistere divieti interessanti solo zone specifiche. Anche l’arco temporale di applicazione delle norme è diverso da quello del DPCM nazionale, essendo aggiornate ogni 15 giorni.
È chiaro che se, sempre a titolo esemplificativo, sono vietati gli spostamenti fra comune e comune o fra provincia e provincia, non rientrando la caccia fra le esigenze che possono derogare a questo obbligo (lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità) l’esercizio venatorio dovrà essere limitato al territorio corrispondente.
L’Italia è stata divisa sostanzialmente in tre fasce: gialla, arancione, rossa. La collocazione delle regioni nelle varie fasce sarà decisa dal ministro della Salute, sentiti i governatori, sulla base di 21 parametri.
ZONA GIALLA
• Durante la giornata non ci sono limiti agli spostamenti e alle 22 scatta il coprifuoco fino alle 5.00.
• Dopo le 22 si può uscire soltanto per “comprovate esigenze” dunque motivi di lavoro, salute e emergenze.
POSSO ESERCITARE L’ATTIVITÀ VENATORIA
ZONA ARANCIONE
• Non si può entrare o uscire dalla Regione a meno di “comprovate esigenze” dunque motivi di lavoro, salute e emergenze.
• Se per andare in una Regione in fascia gialla devo attraversare una Regione in fascia arancione posso farlo perché “il transito sui territori è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti»”
• Non posso uscire dal mio comune perché è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per «comprovate esigenze» di lavoro, studio, salute».
POSSO ESERCITARE L’ATTIVITÀ VENATORIA ALL’INTERNO DEL MIO COMUNE
ATTENZIONE: visto l’articolo 2 comma 4 lettera b) va verificata con la Regione di residenza la possibilità di esercitare la caccia in un comune diverso qualora ricorrano particolari condizioni, ad esempio si è in possesso di autorizzazione alla forma di caccia tipo b e titolari di appostamento fisso sito in comune diverso da quello di residenza.
ZONA ROSSA
• Non si può entrare o uscire dalla Regione in fascia rossa a meno di “comprovate esigenze” dunque motivi di lavoro, salute e emergenze.
• Se per andare in una Regione in fascia gialla devo attraversare una Regione in fascia rossa posso farlo perché “il transito sui territori è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti”.
• Non posso uscire dal mio comune salvo che per “comprovate esigenze» di lavoro, studio, salute”.
ATTIVITÀ VENATORIA – ATTENZIONE: visto l’art 3 comma 4 lettera e) parrebbe vietato esercitare l’attività venatoria. Consigliamo di informarsi presso la propria Regione se all’interno del proprio comune di residenza sia possibile praticarla.
Ci rendiamo conto che anche questo DPCM limita fortemente la nostra libertà di esercitare una passione che di per sé è fra le meno rischiose essendo svolta in gran parte in solitudine e in ampi spazi aperti. Ma quella che si sta combattendo, non solo in Italia, è una battaglia molto dura che coinvolge tutti, con una posta in gioco altissima. Come cacciatori non ci siamo mai tirati indietro quando c’è stato da impegnarsi in prima persona per il bene comune. Ora più che mai dobbiamo dimostrare la nostra serietà di parte seria e affidabile della società.
Vi invitiamo quindi al più scrupoloso rispetto di tutte le norme e buone pratiche di sicurezza durante l’esercizio venatorio. Qualche rinuncia oggi ci permetterà di tornare il prima possibile a vivere nuovamente a pieno con gli amici e i nostri affetti più cari la caccia.
(Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia)
da Giuseppe La Russa | Nov 2, 2020 | NEWS
Si è tenuta, il 31 ottobre scorso, in modalità a distanza in ossequio alle disposizioni delle Autorità, la 59^ Assemblea straordinaria della Federazione Italiana della Caccia, per la prima volta in questa forma nella plurisecolare storia dell’Associazione. Approvato il Bilancio consuntivo 2019. Il Presidente Buconi lancia nuove sfide per l’immediato futuro
I componenti l’Ufficio di presidenza, i Presidenti provinciali e gli altri aventi diritto a partecipare all’Assemblea si sono collegati, giorno 31, dalle rispettive sezioni, con la sede centrale di Roma, dove erano presenti il Presidente nazionale Massimo Buconi, il Vicepresidente nazionale Moreno Periccioli e il Presidente provinciale di Roma Leandro Calzetta, in veste di presidente dell’Assemblea.
La riunione aveva come punto fondamentale all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo 2019, per ottemperare malgrado le difficoltà date dalla particolare situazione di questi mesi, agli obblighi statutari e agli impegni amministrativi.
Proprio alle difficoltà e alle vicende legate all’epidemia di COVID-19 ha fatto ovviamente riferimento il Presidente Buconi nella sua breve relazione introduttiva, cogliendo l’occasione per dichiararsi “orgoglioso di essere alla guida della Federazione in questi momenti difficili, perché ho visto da parte vostra, di dirigenti, e di tutti i nostri tesserati, dare un esempio incredibile di impegno sociale e di disponibilità nei confronti della cittadinanza. Un esempio che non è sfuggito alle Istituzioni e alla politica, ma soprattutto alla società civile”.
Buconi ha poi sottolineato un aspetto importante di questa crisi: “Stati, Istituzioni, Enti… Tutti a livello mondiale si stanno interrogando non solo su come uscire da questa situazione ma soprattutto su come affrontare il ‘dopo’, in un quadro mondiale che senza dubbio uscirà, in parte lo ha già fatto, mutato nei suoi equilibri e nelle sue dinamiche. Da queste riflessioni non si vuole sottrarre la caccia e di conseguenza la nostra Associazione. Continuando a guardare con attenzione alle vicende quotidiane del nostro mondo, Federcaccia deve interrogarsi su quale posto vuole occupare nella governance del territorio che già si sta delineando a livello politico e istituzionale. In questo – ha proseguito il Presidente – entra anche il tema dell’unità, da me rilanciato qualche settimana fa. Anche su questo tema il COVID ha causato un rallentamento, perché un argomento così complesso non può essere affrontato al telefono o in video. Chiederò agli altri presidenti nazionali di esprimere compiutamente cosa intendono per ‘unità’, in modo che non ci possano essere fraintendimenti o alibi. Prima di poter parlare di unità organizzativa infatti ci deve essere chiarezza e condivisione di politiche e obbiettivi”.
Dopo la relazione del Presidente si è passati alla presentazione del Bilancio, illustrato dal presidente del collegio dei revisori dei conti Natale Tortora. In linea con i risultati degli ultimi anni anche il bilancio consuntivo 2019 è in pareggio, malgrado un aumento sensibile delle spese legali dovute a difesa dei calendari venatori al fianco delle regioni e degli impegni per la parte tecnico scientifico.
Ovviamente scontato l’apprezzamento dell’assemblea per i risultati presentati, espresso con una approvazione all’unanimità.
Un dibattito sui diversi aspetti delle ultime vicende venatorie e di alcuni temi interni ha concluso questo appuntamento istituzionale, da sempre tappa fondamentale della vita della Federazione, affrontato e superato anche in questo non facile contesto.
(Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia)
da Giuseppe La Russa | Set 21, 2020 | NEWS

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA
Guardie Ittiche – Venatorie – Ambientali
Catania 20.09.2020
C O M U N I C A Z I O N E A L L A S T A M P A
Federcaccia Sezione Provinciale di Catania ed il Coordinamento Cacciatrici Federcaccia Sicilia
impegnati in un’operazione di Tutela Ambientale in Territorio del Comune di Mascali (CT).
Si è svolta lo scorso sabato 19.09.2020 l’operazione di Tutela Ambientale denominata ―Dalle
Montagne al Mare‖, organizzata dalla Città Metropolitana di Catania assieme al Dipartimento
Regionale della Protezione Civile, ed in collaborazione con il Comune di Mascali, il Corpo
Forestale della Regione Sicilia, il Parco dell’Etna ed il Centro di Servizi per il Volontariato Etneo.
Si tratta della II^ giornata Ecologica – Educativa, in memoria della Prof.ssa Nuccia Di Franco Lino,
che in quest’occasione ha dato avvio al protocollo ―Strade Pulite‖ siglato tra diversi Enti.
Alle operazioni di ripulitura della Stada Provinciale 59/III, sotto il coordinamento della Dott.ssa
Daniela Scuderi Ispettore della Polizia Provinciale di Catania, hanno preso parte, assieme alle altre
realtà associative, in rappresentanza della Sezione Provinciale di Catania di Federcaccia, Giuseppe
Scandurra, Direttore responsabile delle Guardie Ittiche – Venatorie – Ambientali, accompagnato
dalla Guardia Nino Galvagno, ed in rappresentanza della sezione Comunale di Biancavilla di
Federcaccia, il Vice Presidente Antonio Rao accompagnato dal Segretario Alfio Neri, mentre in
rappresentanza del Coordinamento Cacciatrici di Federcaccia Sicilia la Coordinatrice Romina
Patanè.
A conclusione dell’attività mattutina si è assistito, alla presenza dei Funzionari della Ripartizione Faunistico Venatoria di Catania, alla reimmissione in natura, di due esemplari di Gheppio che hanno spiccato il volo all’interno dell’area protetta del Parco Dell’Etna.
Nel pomeriggio le operazioni hanno avuto seguito sul lungomare di Fondachello di Mascali, dove oltre alla pulizia dei fondali marini, effettuata da squadre di Sub, si è provveduto a bonificare anche un tratto di spiaggia ricadente nella giurisdizione Comunale di Mascali.
Soddisfazione e gratitudine è stata espressa da Nello Di Bella, Presidente Provinciale di Federcaccia
Catania, per la partecipazione attiva all’evento che ancora una volta ha visto in prima linea
Federcaccia, impegnata a tutela della natura e dell’ambiente, nonché, della flora e della fauna
presente.
da Giuseppe La Russa | Ago 7, 2020 | NEWS
CALENDARIO VENATORIO 2020/2021
D.A. n. 80_GAB_2020
Allegato_A_D.A. n. 80_GAB_2020
Allegato_B_D.A. n. 80_GAB_2020
DA n 83 GAB del 26 ago2020 di modifica CV