da Giuseppe La Russa | Set 8, 2022 | NEWS
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa Sicilia con propria ordinanza n.345/22 del 08/09/2022, ha reso giustizia al Calendario Venatorio 2022/2023 rivedendo quanto aveva stabilito il Tar Palermo con propria ordinanza cautelare n.467/22 e consentendo di conseguenza la caccia al Colombaccio anche in preapertura.
Per quanto riguarda la caccia alla Tortora siamo in attesa del Decreto assessoriale che stabilirà le modalità dei prelievi. L’attività venatoria al Coniglio selvatico avrà inizio dal 01 ottobre 2022.
202200345_15
da Giuseppe La Russa | Ago 31, 2022 | NEWS
DA 28 GAB a seguito ordinanza TAR DEL 31_8_22
da Giuseppe La Russa | Ago 4, 2022 | NEWS

04 Agosto 2022
Intelligenti pauca!!!!
Preliminarmente, le scriventi Associazioni concordano pienamente sulle riflessioni oggetto degli ultimi comunicati diramati dall’UN.A.VE.S., dai Liberi Cacciatori con altre Associazioni.
Informiamo gli Associati di aver già incaricato i nostri Legali, Avv.ti Accursio Gagliano ed Accursio Augello, al fine di valutare insieme la migliore strategia difensiva, anche in relazione alla costituzione delle scriventi Associazioni nei giudizi di appello già pendenti innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, aventi ad oggetto l’ordinanza cautelare resa dal TAR Sicilia-Palermo, Sez. III.
Ciò premesso, in primo luogo è doveroso ringraziare l’Assessore Toni Scilla e gli Uffici regionali preposti per aver prontamente redatto il Calendario Venatorio 2022/23 nel pieno rispetto della Legge n.157/92 e della L.R. n.33/97.
Purtroppo, nonostante la piena legittimità dei Calendari Venatori, è ormai diventata una consuetudine (in Sicilia, ma anche nelle altre Regioni della nostra Italia) quella di impugnare i provvedimenti adottati dalle varie Amministrazioni, “impallinando a prescindere” i Calendari Venatori.
Inoltre, vogliamo ricordare che le Associazioni Venatorie con grande fatica, investendo anche le proprie risorse economiche, finanziano numerosi studi nel campo della ricerca, al fine di garantire la legittimità del Calendario Venatorio e la piena salvaguardia di tutte le specie cacciabili.
Tuttavia, nonostante detti studi siano stati affidati sempre ad Enti accreditati, riconosciuti a livello Nazionale, Regionale ed Universitario, oggi il TAR Palermo arriva a sostenere da una parte che il parere ISPRA non è vincolante e nello stesso tempo che tale Ente sarebbe “….l’unico soggetto dotato di competenze scientifiche…”.
Ci si domanda, pertanto, a quali Enti la Regione dovrebbe affidarsi per svolgere studi sulla propria fauna.
Quanto affermato dal TAR sembrerebbe una premessa per dare sempre e comunque ragione all’ISPRA. Ricordiamo che le Università sono Enti cui la Legge 157/92, all’articolo 4 comma 1, affida il compito di svolgere studi anche in collaborazione con le Regioni Italiane.
I Cacciatori debbono inoltre sapere, e quindi farsene una ragione, che le specie migratorie che passano dall’Italia trasmigrano verso le loro zone nella prima decade di Gennaio (ciò risulta certificato dall’Ispra e condiviso dai vari TAR di Italia), mentre le stesse specie selvatiche, che si trovano in altri Paesi europei, migrano in Febbraio e Marzo!!!!!!! Ci chiediamo come ciò possa essere possibile ???
Paradossale è il fatto che al contrario delle specie selvatiche cacciabili, quelle non cacciabili, come per incanto, migrano nello stesso periodo sia in Italia, che negli altri Paesi dell’Europa.
Questa è l’Italia. Siamo molto bravi e capaci a dimostrare tutto ed il contrario di tutto; in buona sostanza l’inventiva non ci manca.
Chi è ostile alla nostra passione non conosce limiti, poiché è capace oggi di emettere una sentenza, ed il prossimo anno cambiarla radicalmente, per cui noi Cacciatori, pur credendo di avere già ottenuto delle risposte certe, scopriamo invece di avere tra le mani un pugno di mosche.
Alcune volte ci viene da pensare se davvero l’Italia sia un Paese effettivamente democratico, considerato il poco rispetto che si ha per le minoranze, ed il nostro pensiero è rivolto a tante altre attività diverse dalla Caccia, che oggi si trovano nelle stesse condizioni in cui versano i cacciatori.
Ed infatti non è bello sentirsi disprezzato perché gli altri non condividono la tua “passione”. Quante cose ognuno di noi non approva degli altri, eppure riteniamo doveroso rispettare ciò che gli altri fanno e/o pensano anche se a noi può non piacere. L’importante è che ci sia rispetto reciproco e “non uscire fuori dal seminato”, per rimanere in tema.
In conclusione siamo fortemente dispiaciuti del silenzio assordante di molte delle ventuno Associazioni Venatorie presenti in Sicilia, le quali tacciono sempre tutti gli anni e, se esprimono una opinione, additano come colpevoli di tutte le nefandezze sia l’Assessore di turno sia le Associazioni Venatorie, che diversamente da loro, si spendono dando il loro contributo per la “causa comune”, mettendo il proprio impegno anche economico per la difesa dei Calendari Venatori che, ebbene si, appartengono a tutti i Cacciatori Siciliani, e non soltanto ai nostri Associati.
Siamo sempre pronti ad un confronto con tutte le altre Associazioni di categoria e pertanto auspichiamo che cessino gli attacchi e le offese provenienti da altre Associazioni Venatorie per evitare inutili trambusti che arrecano sicuramente un ulteriore danno alla Caccia ed a tutte le Associazioni il cui unico fine è quello di coltivare una passione, in ossequio della normativa di settore, e nel pieno rispetto della natura e delle varie specie animali, anche se questo può dare fastidio ai c.d. ambientalisti, che ormai da tempo hanno un unico obbiettivo, ossia quello di far cessare la caccia ad ogni costo.
ANUUMigratoristi F.I.D.C.
Sebastiano Valfrè Giuseppe La Russa
da Giuseppe La Russa | Ago 1, 2022 | NEWS

Nella mattinata del 29 Luglio u.s., si è tenuto presso l’Hotel Garden di Pergusa, un Corso per monitoratori e per il prelievo venatorio sperimentale della Lepre Italica.
Grande la partecipazione da parte dei cacciatori richiedenti, i quali, con grande attenzione hanno seguito le due parti del Corso che riguardavano, appunto, il Monitoraggio ed il Prelievo venatorio sperimentale.
La relazione sulla Lepre è stata tenuta dal Dott. Valter Trocchi mentre la parte riguardante l’utilizzo del’App XCaccia è stata tenuta dall’Ing. Giuseppe Giannini.
Già nel recente passato erano stati formati dei cacciatori che si erano occupati prima della fase di monitoraggio e successivamente del prelievo della specie Lepre, sempre su autorizzazione personale da parte della Regione Sicilia.

Sia i precedenti cacciatori che i partecipanti al Corso del 29 Luglio avranno caricata gratuitamente, poiché offerta da Federcaccia, sul proprio smartphone , l’App XCaccia che permetterà loro di segnare elettronicamente sia le giornate di Caccia che gli eventuali prelievi . L’App XCaccia si affiancherà ovviamente al Tesserino Venatorio sul quale saranno lo stesso segnati gli eventuali prelievi.
L’App aggiornata, prima dell’inizio della stagione venatoria, segnalerà al Cacciatore in tempo reale i limiti disposti dal Calendario Venatorio vigente sulla giornata idonea o non idonea per il prelievo, se il Cacciatore si trova all’interno o all’esterno dei territori ove si svolge il Progetto ed i limiti del carniere.
L’App informerà anche il Cacciatore del Piano di prelievo e dell’eventuale chiusura anticipata della Caccia alla specie.
Inoltre il Cacciatore abilitato collaborerà al monitoraggio della Lepre Italica che è azione preliminare alla proposta di Piano di prelievo.
I campioni biologici raccolti saranno successivamente consegnati al Laboratorio di Zoologia Applicata dell’Università di Palermo dalla cui analisii si potranno ricavare preziose informazioni sulla biologia della specie per migliorare la gestione sostenibile di questo selvatico.
Un sentito ringraziamento va rivolto alla Regione Sicilia, al Dott. Mario Candore, alla Dott.ssa Roberta Paci. Un grazie anche al Prof. Mario Lo Valvo dell’Università di Palermo.
Infine, e non per ultimo, grazie di cuore a tutti partecipanti che hanno seguito con interesse partecipato, le varie fasi del Corso applaudendo, alla fine della giornata, i due relatori.
da Giuseppe La Russa | Lug 27, 2022 | NEWS

A seguito dell’Ordinanza cautelare n.467/22 la terza sezione del TAR Palermo ha sospeso i seguenti punti:
- Preapertura per le specie Tortora, Colombaccio e Coniglio selvatico
- Per la Tortora ha ritenuto che non vi sia una effettiva e funzionante modalità di accertamento del prelievo compiuto
- Per il Coniglio selvatico senza le prescrizioni e limitazioni per un prelievo sostenibile e per uso di pallini di piombo
- Prelievo dell’Alzavola nell’ATC TP2
- L’allenamento dei cani da caccia per potenzialità di disturbo in una delle più importanti fasi della fenologia della specie.
Ha invece autorizzato l’inizio della stagione venatoria a far data della terza domenica di Settembre (giorno 18) con esclusione del Coniglio selvatico e della Tortora. Ha confermato il 21 Settembre come data di apertura per la Quaglia.
Alla luce di quanto sopra risaltano delle incongruenze enormi e precisamente:
Colombaccio: a pagina 4 del parere Ispra viene confermata l’apertura anticipata per tutto il mese di Settembre a giornate fisse e nella forma dell’appostamento così come per la Gazza e la Ghiandaia.
Tortora: l’Ispra presuppone che la Regione Sicilia non sia dotata di un sistema di controllo della quota di abbattimenti effettuati. La stessa Regione si sta dotando di un sistema informatico di gestione della caccia alla specie in linea con quanto previsto dal Piano nazionale e in analogia con quanto realizzato da altre regioni italiane.
Coniglio selvatico: il TAR sostiene che la Regione Sicilia abbia autorizzato il prelievo in preapertura senza le prescrizioni e limitazioni necessarie per un prelievo sostenibile. Forse non hanno tenuto conto di due censimenti negli ultimi tre anni sulla stessa specie selvatica che sono effettuati dall’Università di Palermo per il primo censimento e dall’Università di Palermo e l’Istituto Zootecnico per il secondo. A tal proposito anche l’Ispra nel proprio parere ritiene possibile la preapertura.
Altre due cose risaltano in tutta la vicenda e precisamente l’assenza dell’Avvocatura nella seduta del 19/07/22 (evidenziato dallo stesso TAR) e che, stranamente, lo stesso TAR Palermo non ha tenuto conto delle sue decisioni sui precedenti C.V.
Da parte nostra ricorreremo ovviamente al CGA e, nello stesso tempo, valuteremo di intraprendere tutte quelle azioni necessarie per riportare alla normalità quanto a noi spettante.
ANUUMigratoristi F.I.D.C.
Sebastiano Valfrè Giuseppe La Russa
Palermo, 26 Luglio 2022
da Giuseppe La Russa | Lug 19, 2022 | NEWS
AVVISO
All. 1 – PROGRAMMA CORSO
All. 2 – MANIFESTAZIONE D’INTERESSE
da Giuseppe La Russa | Lug 19, 2022 | NEWS

19 Luglio 2022
Comunicato a seguito odierna seduta TAR sul Calendario Venatorio 2022/2023
Come già riferito in data 07 Luglio u.s., i nostri legali Avv.ti Accursio Gagliano ed Accursio Augello hanno rappresentato le scriventi Associazioni davanti alla III Sezione del TAR Palermo.
Insieme agli Avv.ti dello Studio Legale Rubino ed all’Avv.to Alfio Barbagallo, ciascuno nei rispettivi interventi ad opponendum, hanno evidenziato i limiti delle istanze proposte dalle associazioni ambientaliste.
La difesa dei nostri Legali, con le memorie difensive presentate, tende a ribadire che il Calendario Venatorio 2022/23 è stato formulato nel rispetto della Legge n.157/92 e della L.R. n.33/97 e soprattutto nel rispetto dei dati scientifici acquisiti agli atti.
Hanno ribadito che per quanto riguarda il Coniglio selvatico sono stati portati a termine due censimenti e che non vi sono dati scientifici che dimostrino il declino di questa specie e che, inoltre, il prelievo della Tortora risulta perfettamente in linea con il Piano di Gestione Nazionale di tale specifica specie.
I legali, inoltre, hanno documentato con dati tecnici gli esiti sullo studio della migrazione dei Tordi e della Beccaccia dai quali si evince in maniera incontrovertibile che la migrazione pre-nuziale inizia nella terza decade di Marzo a differenza delle associazioni ambientalisti che affermano, inopinatamente, che l’inizio della migrazione avvenga già a partire dal mese di Gennaio.
E’ stato dimostrato, in definitiva, che il Calendario Venatorio è corretto e conforme alle linee guida fornite dalla Comunità Europea.
Restiamo, pertanto, fiduciosi nell’operato dei Giudici del TAR Palermo.
ANUUMigratoristi F.I.D.C. U.N. Enalcaccia P.T.
Sebastiano Valfrè Giuseppe La Russa Giuseppe Ivan Bruno
da Giuseppe La Russa | Lug 7, 2022 | NEWS

Comunicato Calendario Venatorio 2022/2023
Come da prassi consolidata anche quest’anno le Associazioni Ambientaliste hanno presentato ricorso al Calendario Venatorio della Sicilia impugnandolo in tutte le sue parti adottando la pratica “del tiro all’urbina” e cioè tirare nel mucchio nella speranza di prenderne qualcuna.
Giusto per citarne qualcuna hanno da ridire sulle date della preapertura e dell’apertura generale peraltro date fissate dalla Legge 157/92 e dalla L.R.33/97, ignorano che per il Coniglio selvatico sono stati fatti due censimenti, ignorano volutamente i dati raccolti dall’Università di Milano sulla telemetria satellitare per la Beccaccia ed il Tordo che sovvertono i loro dati, di parte, che fissano la migrazione prenuziale della Beccaccia e del Tordo al 30 dicembre invece che nella terza decade di Marzo.
Ci limitiamo solo a queste osservazioni poiché per tutto il resto ci affidiamo ai nostri legali, Avv.ti Accursio Gagliano ed Accursio Augello, i quali lavorano nel predisporre le memorie difensive per discuterle al TAR Palermo nella seduta del 19 Luglio 2022.
Sappiamo anche che nella seduta del 19 Luglio 2022 si costituiranno anche l’Un.a. ve.s. (Federazione Siciliana della Caccia, CPA Sicilia ed ASCN) difesi dallo Studio dell’Avv. Rubino ed i Liberi Cacciatori Siciliani, A.N.C.A Caccia, Italcaccia e Sicilia Nostra difesi dall’Avv. Alfio Barbagallo.
ANUUMigratoristi F.I.D.C. U.N. Enalcaccia P.T.
Sebastiano Valfrè Giuseppe La Russa Giuseppe Ivan Bruno
da Giuseppe La Russa | Giu 24, 2022 | NEWS

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA
Federcaccia Catania punta alla Formazione dei Caposquadra di Caccia al Cinghiale
Si è svolto presso il Centro Sociale Karol Wojtyla del Comune di Mascali (CT) un Corso di Formazione per Caposquadra di caccia al cinghiale rivolto ai Cacciatori. L’attività formativa voluta da Federcaccia Catania, ed articolata in due sessioni, ha visto la partecipazione attiva di circa cinquanta cacciatori provenienti da ogni parte della Sicilia, a fare da docente è stato il Dott. Lorenzo Petralia – Tecnico Faunistico, diversi gli argomenti trattati tra cui cenni di biologia, etologia e riconoscimento in natura del Cinghiale, tecnica venatoria, etc. Nella sessione pomeridiana, prima della prosecuzione con gli argomenti in programma, è stato affrontato un tema di fondamentale importanza per quanto riguarda l’ambito della sicurezza, infatti è stato proiettato un video didattico, dove Gisella Marini, Referente per la Regione Puglia del Coordinamento Nazionale delle Cacciatrici di Federcaccia, ha ricordato ai corsisti le regole generali sulla sicurezza da adottare a caccia. Soddisfazione per l’ottima riuscita del Corso di Formazione è stata espressa da Nello Di Bella, Presidente Provinciale di Federcaccia Catania, che ha tenuto a ringraziare per la gentile concessione dei locali l’Amministrazione Comunale di Mascali nella persona del Sindaco Dott. Luigi Messina, nonché, l’Assessore alla Cultura Dott.ssa Veronica Musumeci per il fondamentale supporto messo in atto affinché l’attività si svolgesse nel migliore dei modi.
da Giuseppe La Russa | Giu 6, 2022 | NEWS
Con una gara di caccia pratica su quaglie immesse, presso la ZAC “Lo Sparviero” di Contrada Ficuzza in Agro del Comune di Ramacca, sì è disputata, la Semifinale Regionale del 54° Campionato Italiano a Squadre del Trofeo S. Uberto.
A darsi appuntamento sui campi di gara, la scorsa domenica 22 Maggio alle ore 6,30, sono state le diverse squadre provenienti da più Provincie della Sicilia. Ad accogliere i partecipanti è stato Giuseppe La Russa, Presidente Regionale Federcaccia Sicilia, affiancato da Nello Di Bella, Presidente Provinciale Federcaccia Catania e da Franco Perdichizzi, Presidente Provinciale Federcaccia Messina. Giornata intensa ed entusiasmante per tutti i partecipanti. A qualificarsi sono state le squadre Messina 1 composta da: Mario Lo Giudice, Santo Spanò, Emilio Masi, Salvatore Venuti e Messina 2 composta da: Salvatore Da Campo, Matteo Crupi, Cosimo La Fauci, Vincenzo Greco.
A giudicare la prova i giudici Francesco Albana e Carmelo Sugamele, coordinati dal delegato Santino Nastasi.
A fine gara, dopo gli interventi del Presidente di FIDC Catania, Nello Di Bella, e del Presidente Regionale La Russa nonchè dei due Giudici Federali, ha preso la parola Francesco Perdichizzi, Presidente Provinciale FIDC Messina, il quale ha espresso soddisfazione per l’ottimo risultato ottenuto dalle squadre Messinesi.
Presente alla manifestazione anche il Direttore Responsabile delle Guardie di Federcaccia Catania, Giuseppe Scandurra, accompagnato dalle Guardie Francesco Bucolo e Salvatore Scalia, che hanno garantito il servizio di vigilanza.
da Giuseppe La Russa | Giu 4, 2022 | NEWS
MITOLOGIA, STORIA ANTICA E MODERNA DEL CIRNECO DELL’ETNA
Organizzato dal Comune di Adrano nell’ambito delle giornate della Cultura, si è svolto al “Palazzo Bianchi”, sede di Rappresentanza dell’Ente, un Convegno sulla “Mitologia, storia antica e moderna del Cirneco dell’Etna, con il patrocinio e la collaborazione della Società Amatori del Cirneco dell’Etna.
A fare gli onori di casa l’avvocato Marika Terranova, Assessore alla Cultura del Comune di Adrano e Pino Veraldi, Presidente della società di razza, che hanno salutato gli intervenuti e introdotto i lavori. Relatori: Dott. Vincenzo Neri, in rappresentanza dell’Associazione Sicilia Antica e il Dott. Ernesto Del Campo, giudice ENCI e Consigliere regionale della Federazione Italiana della Caccia.
La città di Adrano, situata alle pendici dell’Etna è sede di un importante insediamento archeologico che costituisce l’area più estesa e più evoluta di una città sicula, la città del Mendolito, nata tra l’ottavo e il settimo secolo a.c.. Nella stessa area, nel 400 a.c., fu fondata per volontà di Diodoro Siculo, la città greca di Adranon.
Tra la città di Adrano ed il Cirneco dell’Etna, annoverato dalla Regione Siciliana nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, le strade si sono incrociate fin da quei tempi remoti. La mitologia, infatti, narra che la città fu consacrata al dio ADRANOS, il cui tempio era custodito da 1000 cirnechi e agli inizi degli anni trenta del secolo scorso proprio da Adrano, a cura prima del Dott. Migneco, veterinario condotto in quella città, e successivamente dalla nobildonna Donna Agata Paternò Castello dei Duchi di Carcaci, titolare del primo allevamento di cirnechi “Aetnensis”, partirono le prime richieste all’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, per la fissazione dello standard e il riconoscimento della razza.
Sulla parte antica ha intrattenuto i numerosi ospiti il Dott. Vincenzo Neri che ha ricostruito la storia del Cirneco dell’Etna, a partire dal periodo dei Faraoni. Pare infatti condivisa la tesi secondo la quale il cirneco derivi dagli antichi cani egizi, portato in Sicilia dai fenici e trovando qui, in particolare sull’Etna, il luogo ideale per la caccia al coniglio in cui nei secoli si è specializzato. Attraverso studi e analisi di testi storici, Il Dott. Neri ha ripercorso le tappe che hanno portato il cirneco in Sicilia, presentando le affinità rilevate in monete, graffiti e testi che supportano questa ricostruzione.
Una escursione sul cirneco dei tempi moderni è stata sviluppata dal Dott. Ernesto Del Campo, giudice ENCI per le prove di lavoro, che ha ricostruito i passaggi salienti che hanno portato la razza ad essere riconosciuta dall’Ente Nazionale della Cinofilia, che ne ha approvato lo standard, il regolamento delle prove di lavoro e delle esposizioni ed ha riconosciuto la Società Amatori del Cirneco come Società specializzata che tutela e promuove la razza. Da questi passaggi si sono successivamente sviluppate le attività sociali, le prove di lavoro e i raduni di razza, che hanno portato il cirneco ad essere riconosciuto ed apprezzato, oltre che in Sicilia, in tutta Italia e nel mondo, grazie a tanti allevatori ed appassionati della razza.
Dopo il Convegno, a seguire, si è svolto un Raduno di razza presso la Villa Comunale che ha visto in gara un nutrito nucleo di soggetti tipici ed omogenei, giudicati da Domenico Tricomi.
da Giuseppe La Russa | Giu 4, 2022 | NEWS

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA
Settore Protezione Civile ed Antincendio
Il Responsabile
Federcaccia Catania attiva nell’Operazione Paladini del Territorio 2022.
Federcaccia Catania aderisce al progetto di Fondazione UNA “Paladini del Territorio 2022” e mette in campo i propri uomini nell’attività di ripristino delle aree a verde del territorio della provincia di Catania. Infatti con un’ apposita attività svolta domenica 29 Maggio 2022 presso il Ponte dei Saraceni, nelle adiacenze delle Forre Laviche del Fiume Simeto, in Agro del Comune di Adrano (CT), si è dato inizio all’operazione di pulizia e ripristino di un luogo particolarmente rilevante per l’interesse storico, architettonico e culturale. Sono stati gli uomini di Federcaccia Catania coadiuvati dal personale afferente all’Associazione G. E. P. A. Sicilia ODV ad operare nell’area adiacente il Ponte dei Saraceni al confine tra le province di Catania ed Enna, diversa la tipologia di rifiuti trovata che è stata raccolta per poi essere stata differenziata e stoccata in appositi contenitori, sui luoghi è stato effettuato anche lo sfalcio delle erbe secche. All’iniziativa, patrocinata dalla Presidenza della Regione Siciliana, era presente il Presidente provinciale di Federcaccia Catania, Nello Di Bella, coadiuvato dal Vice Francesco Bucolo e da Giuseppe Scandurra, Direttore Responsabile del Settore Protezione Civile ed Antincendio di Federcaccia Catania, che ha coordinato le operazioni. A conclusione delle attività la classica foto di rito con i partecipanti e l’auspicio di poter ripetere in futuro iniziative simili in altre zone della provincia di Catania.
da Giuseppe La Russa | Mag 28, 2022 | NEWS
CABINA DI REGIA SICILIA

Palermo, 27 Maggio 2022
Nel riconfermare quanto ribadito il 25 Maggio u.s., in sede di Comitato Regionale Faunistico Venatorio, non possiamo che esprimere viva soddisfazione per l’odierna pubblicazione del Calendario Venatorio 2022/2023.
L’Assessore Toni Scilla, grazie anche alla fattiva collaborazione dei dirigenti e funzionari del Servizio Caccia, è riuscito a pubblicare, per la prima volta in Sicilia, il Calendario Venatorio, molto prima di quanto prevede la nostra Legge Regionale.
Il settore Caccia presenta in Sicilia molte criticità ma, poco alla volta e grazie alla disponibilità dell’Assessore Toni Scilla, che possiede nei confronti della Associazioni Venatorie capacità di ascolto e sintesi, stiamo affrontando tantissime problematiche.
Ci troviamo di fronte ad un Calendario ben strutturato e motivato e precisamente:
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Ben fatto nell’aver predisposto per la Tortora una pagina web su cui segnare i prelievi. Ci piace ricordare che, nel predisporre questa pagina web, la Regione Emilia Romagna ha ottenuto il parere favorevole dell’ISPRA. Inoltre aver citato il PSR per l’attivazione delle azioni delle Misure agro-ambientali è stata un’altra scelta azzeccata poiché questo è uno strumento di importante valore per realizzare miglioramenti ambientali, previsto dal Green Deal Europeo e dalla Strategia Europea per la Biodiversità.
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L’aver riportato i dati sulla Telemetria Satellitare per la Beccaccia ed i Tordi è molto utile per poter dimostrare come questi dati inconfutabili servono a discostarsi dal parere ISPRA, che suggerisce come data di chiusura il 10 Gennaio. Si è finalmente investito tanto nella ricerca per dimostrare il discostamento dal parere Ispra.
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Grazie ad un Progetto sulla Lepre Italica, ben preparato ed organizzato, un gruppo ristretto di Cacciatori, in quanto molti hanno disertato l’invito predisposto e pubblicato (per ben tre volte) dagli Uffici Regionali del Servizio Caccia e rivolto a tutti i Cacciatori, senza colore di Tessera associativa, partecipa alle operazioni di monitoraggio notturno e prelievo sperimentale. Successivamente il Servizio Caccia, con nota del Servizio 3 del Dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, prot. n.107413 del 15/10/2020, ha accettato di prolungare per altri tre anni detto Progetto.
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In merito alle date di prelievo della specie Coniglio Selvatico, ci siamo fatti carico, assieme ad altre Associazioni Venatorie di incontrare quanto prima l’Assessore ed i Dirigenti del Servizio per cercare di rivedere, nei limiti dei risultati degli ultimi due Censimenti, di quelli provenienti dalla raccolta dati rilevati dai Tesserini Venatori nonché dal Protocollo di monitoraggio predisposto dalla Regione Siciliana, con il contributo tecnico dell’Ufficio Studi e Ricerche della Federazione Italiana della Caccia.
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È importante tenere presente che al pari del Coniglio selvatico le attività di monitoraggio e di pianificazione del prelievo sono pratiche necessarie per poter esercitare la caccia alla specie, a prescindere dal Progetto della Federcaccia.
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L’avvento della pandemia COVID-19 ha purtroppo impedito di indire altri corsi in presenza, ma si spera di poterli riprendere in vista della stagione 2022/2023.
AnuuMigratoristi Arcicaccia Federazione Italiana della Caccia U.N. Enalcaccia P.T.
Sebastiano Valfrè Francesco D’Elia Giuseppe La Russa Giuseppe Evola
da Giuseppe La Russa | Mag 26, 2022 | NEWS
2_ALLEGATI 1 e 2 – Calendario venatorio 2022-20233_
ALLEGATO A – Modello A
da Giuseppe La Russa | Mag 25, 2022 | NEWS

La Sezione Provinciale di Federcaccia Catania ed il Coordinamento Regionale Cacciatrici Federcaccia hanno aderito al progetto di Fondazione Una al fine di poter effettuare la pulizia ed il ripristino di una parte del territorio che spesso viene deturpato dalla presenza di rifiuti.
Ci ritroveremo, pertanto, presso il Ponte dei Saraceni, in abbigliamento da trekking, e trascorreremo mezza giornata all’insegna della tutela ambientale.
da Giuseppe La Russa | Apr 6, 2022 | NEWS

TELEMETRIA BECCACCE: LA MIGRAZIONE È IN CORSO
Le beccacce marcate nell’ambito del progetto Scolopax Overland di Amici di Scolopax e Federcaccia sono in viaggio verso i luoghi riproduttivi. Confermato l’inizio delle partenze in marzo
Roma, 6 aprile 2022 – Sono dieci le beccacce marcate con trasmettitore GPS/GSM nel dicembre 2021 che ad oggi hanno inviato segnali dell’inizio della migrazione prenuziale, che le porterà da varie località di svernamento italiane ai luoghi riproduttivi.
Per alcuni soggetti, per i quali si sono scelti intervalli di trasmissione più lunghi, si è in attesa nei prossimi giorni del segnale di localizzazione, molto probabilmente in aree di transito verso i siti di nidificazione.
Il progetto di ricerca svolto in collaborazione fra Università di Milano, Federazione Italiana della Caccia e Amici di Scolopax quest’anno ha spostato a sud la propria attività con marcatura di alcuni individui in Sicilia, in parte in aree dell’Isola e altre a Pantelleria. Le altre aree di marcaggio delle beccacce sono state la Liguria, il Molise, la Puglia, la Sardegna e la Campania.
Sono stati purtroppo persi alcuni soggetti, per predazione e abbattimento durante la stagione venatoria, ma di diversi individui è stato recuperato il trasmettitore, che sarà così disponibile per le attività di dicembre 2022.
Le beccacce si trovano in questi giorni in vari Paesi dell’Europa orientale, come Serbia, Ungheria, Polonia, Romania, Bosnia-Erzegovina, Ucraina e Repubblica Ceca. Per due individui, uno svernante in Liguria e uno in Sardegna si tratta del secondo anno di monitoraggio delle migrazioni, essendo state marcate nel dicembre 2020. Entrambi i soggetti sono tornati a svernare nelle stesse località dell’anno precedente.
Il progetto è giunto al terzo anno dopo la convenzione siglata con l’Università di Milano e sta consentendo una raccolta di dati importanti sia per la fenologia migratoria, sia per l’identificazione degli areali riproduttivi delle beccacce che interessano l’Italia nello svernamento, e che sono quindi oggetto di caccia nel nostro Paese.
Le attività del progetto sono state realizzate grazie a fondi dell’Associazione Amici di Scolopax, di Federcaccia, che ha contribuito con propri fondi all’acquisto dei trasmettitori, sia come nazionale, sia grazie alle sezioni regionali di Sicilia e Liguria, e anche con il contributo della settoriale UCIM.
Si ringraziano gli ATC Campobasso, Termoli e Isernia per il Molise, gli ATC Foggia e Lecce per la Puglia e l’ATC Genova 1 per la Liguria, che hanno contribuito allo studio scientifico in corso.
Il progetto continua e la collaborazione con Alessandro Tedeschi si dimostra vincente per ottenere i migliori risultati possibili per la conoscenza della specie e la sua gestione.
In allegato alcune cartine che mostrano gli spostamenti di alcuni individui nel mese di marzo e primi giorni di aprile. Nelle prossime settimane daremo aggiornamenti dei movimenti.
Ufficio Studi e ricerche Faunistiche e Agroambientali Federcaccia Amici di Scolopax
da Giuseppe La Russa | Mar 16, 2022 | NEWS

SEZIONE PROVINCIALE DI CATANIA
Guarde Ittiche-Venatorie-Ambientali
Il Responsabile
Sono state le Guardie di Federcaccia Catania, in servizio sabato 12 Marzo 2022, durante lo svolgimento dell’attività di vigilanza ad imbattersi nel rinvenimento di attrezzatura per la cattura illegale di fauna ittica, in territorio del Comune di Paternò ed esattamente in zona Ponte Barca nelle adiacenze del Fiume Simeto.
Sui luoghi sono state rinvenute delle nasse comunemente utilizzate per la cattura illegale delle anguille, specie particolarmente protetta, soprattutto nel periodo che va dal 1 Gennaio al 31 Marzo, come stabilisce il Decreto Ministeriale n. 403 del 25 luglio 2019.
Ad effettuare l’attività di sequestro è stata la squadra composta dalle Guardie Francesco Bucolo, Salvatore Scalia ed Andrea Carmelo Bucolo, le operazioni sono state coordinate e sovrintese da Giuseppe Scandurra Direttore Responsabile delle Guardie, e dall’Ispettore Capo Daniela Scuderi del Corpo di Polizia Provinciale della Città Metropolitana di Catania, che coordina l’attività delle Guardie, essendo quest’ultimi in costante contatto telefonico con la squadra.
Una volta espletate le formalità di rito, le attrezzature sono state sottoposte a sequestro a disposizione delle competenti Autorità.
da Giuseppe La Russa | Feb 25, 2022 | Principale

Giuseppe La Russa, presidente regionale FIDC Sicilia
Come spesso è successo negli scorsi anni, la data dell’apertura in Regione è un terno al lotto: che cosa è accaduto nel 2021? Come si può dare ai cacciatori siciliani la certezza di una data?
“Il tutto ha avuto origine dal parere Ispra, che dovrebbe essere non vincolante e dal ricorso presentato dagli ambientalisti in data 30 agosto 2021 al Tar – Sezione staccata di Catania – anziché al Tar Palermo. Il Tar Catania ha ritenuto che sussisteva il presupposto per l’adozione della misura cautelare monocratica in virtù della particolare emergenza causata dagli incendi nel territorio siciliano, per cui, all’indomani del 31 agosto 2021, ha emesso un Decreto con il quale ha bloccato l’attività venatoria. Da considerare a riguardo alcune cose e precisamente: l’Ispra si ostina a suggerire il 2 ottobre come data di apertura generale della caccia, in palese contrasto con la Legge quadro nazionale, 157/92, che prevede la terza domenica di settembre come data di apertura. Si tenga presente, inoltre, che il ciclo riproduttivo del coniglio selvatico, già sin da fine luglio, è abbondantemente terminato, pertanto se i dati del censimento danno la possibilità anche della pre-apertura, perché la caccia al coniglio deve essere autorizzata a partire del 2 ottobre? Si prenda atto, infine, che sul coniglio selvatico sono stati effettuati dall’Università di Palermo 2 censimenti in 3 anni, che prevedono periodi e prelievi di caccia diversificati per Atc. Ma non è tutto, sono tanti infatti i quesiti ai quali non riusciamo ad ottenere risposte… Perché viene autorizzata la preapertura al colombaccio e poi, a causa del parere Ispra, la si sposta ad ottobre? Perché periodi e prelievi di caccia diversificati per gli Atc? Gli incendi per la stragrande maggioranza si sono sviluppati all’interno di Parchi, Riserve naturali, Oasi e demani forestali, quindi in territori già di fatto preclusi alla caccia, mentre per tutti gli altri territori colpiti da incendio (stoppie e sterpaglie varie) la legge prevede il divieto di caccia. Ancora: per labeccaccia ogni anno assistiamo al ‘valzer delle date di chiusura’: 30 dicembre; 10 gennaio; 20 gennaio; 31 gennaio. Quale data avremo per il prossimo calendario venatorio? Perché Ispra si ostina nel parere, non vincolante, ad indicare sempre la data di chiusura al 30 dicembre, ignorando tutti gli studi scientifici più recenti che indicano l’inizio della migrazione pre-nuziale dello scolopacide in ben altri periodi? Per rispondere all’ultimo quesito, riferisco che abbiamo già chiesto all’Assessore Scilladi inviare ad Ispra la proposta di calendario venatorio 2022/23 nei primissimi mesi del 2022, in modo da poter pubblicare lo stesso molto prima del 15 giugno, data prevista dall’art. 18 della nostra L.R. n. 33/97. Rispettando detto termine, eviteremo il ripetersi dell’ormai annuale telenovela sui calendari venatori, dando finalmente delle certezze ai cacciatori siciliani sulle date dell’apertura e chiusura della caccia”.
Anche l’elaborazione del Piano faunistico-venatorio presenta, purtroppo, alcuni ostacoli…
“In merito al Piano faunistico-venatorio ci siamo attivati, assieme ad altre Associazioni venatorie, con gli Assessorati competenti (Agricoltura e Territorio) affinché ognuno di loro, per le rispettive competenze, si attivi alla predisposizione, in tempi piuttosto brevi, di tutto ciò che serve per eliminare le molte storture esistenti ed effettuare le opportune correzioni”.
La difesa della caccia, perché non sia solo ideologica, ha bisogno della ricerca e voi avete posto in essere diversi progetti, come quelli sul coniglio selvatico, sulla quaglia e sulla lepre italica. È vero che in Sicilia state pensando a un vostro Centro Studi che si affianchi all’Ufficio nazionale?
“Sì, lo confermo. Nell’ultimo Consiglio regionale abbiamo ritenuto necessario creare un nostro Centro Studi regionale, ovviamente collegato a quello nazionale. Lo abbiamo votato all’unanimità e stiamo predisponendo Statuto e Regolamento d’attuazione, da votare per la definitiva approvazione nel prossimo Consiglio regionale che a breve sarà convocato. Abbiamo ideato il nascente Centro Studi in Sicilia, concordato con l’Ufficio nazionale Federcaccia, poiché riteniamo di dover seguire più attività di ricerca necessarie anche per far fronte alla carenza di dati regionali utili alla stesura dei calendari venatori. Visti gli ottimi risultati che sta fornendo il progetto sulla lepre italica, è nostra intenzione organizzare nuovi corsi in modo da estenderlo a più cacciatori e in più province. Nel contempo, stiamo acquisendo delle notizie su come riformulare un nuovo progetto sul coniglio selvatico, che rimane la prima attività di caccia in Sicilia. Stiamo elaborando anche delle idee per riprendere nuovamente il progetto sull’allevamento della quaglia selvatica”.
Uno dei progetti di cui occuperà sarà quello sulla beccaccia?
“Sulla beccaccia è da 2 anni che stiamo investendo con l’acquisto e posizionamento di radiocollari sullo scolopacide. Lo scorso anno siamo stati sfortunati poiché i soggetti catturati non sono arrivati a destinazione nei loro siti abituali. Nel 2021 sono stati effettuati le catture e i posizionamenti di ben 11 radiocollari su altrettante beccacce. Incrociamo le dita e speriamo bene! Voglio approfittare dello spazio concessomi per ringraziare Federcaccia nazionale e il dottor Michele Sorrenti per la collaborazione fornita e, non per ultimo, l’amico Alessandro Tedeschi che, con la sua bravura e professionalità, ha consentito la riuscita del progetto di cattura e rilascio”.
L’attività del Centro Studi con i suoi censimenti potrà evitare il ridimensionamento della caccia alla tortora, selvatico sul quale si riversa la preferenza dei cacciatori siciliani?
“Ad oggi nella vicenda tortora il Centro Studi potrà fare ben poco. Quest’anno, ad esempio, il nostro calendario venatorio, allineandosi a quanto aveva suggerito la Commissione europea sul prelievo della specie, prevedeva mezze giornate di caccia e una riduzione del 50% dei prelievi, con obbligo ai cacciatori di inviare immediatamente, per il tramite dei Comuni di residenza, le schede allegate al Decreto del calendario venatorio per avere conoscenza delle giornate utilizzate e degli eventuali prelievi. Il tutto doveva servire come ulteriore censimento. Questa impostazione è stata suggerita alle Regioni dal Centro Studi di Federcaccia nazionale, sostituendosi di fatto al Mite (Ministero per la Transizione Ecologica – Nda) che non ha messo in atto le indicazioni della Commissione europea. Sulla tortora, pertanto, bisogna dire che l’Ispra e il Ministero non mettono in atto ciò che viene stabilito in sede europea”.

Purtroppo in Sicilia il caldo e la siccità estivi provocano spesso emergenze incendi che mettono a dura prova la fauna locale. L’assessorato all’Agricoltura, retto da Antonino Scilla, ha recentemente pubblicato una mappa con le zone nelle quali è interdetta l’attività venatoria perché si tratta di terreni bruciati. È un provvedimento utile?
“Crediamo che se ne potesse fare a meno poichéi terreni colpiti da incendio e fruibili alla caccia sono di fatto preclusi all’attività venatoria. Chi si trova a caccia e vede un terreno bruciato, è consapevole di doversi allontanare dal sito privo di ogni sterpaglia o quant’altro”.
L’estate scorsa, per cercare di contrastare l’allarme incendi, è stato siglato un protocollo d’intesa fra il Governo regionale e le Associazioni venatorie per il potenziamento dell’attività di prevenzione. Si tratta di un provvedimento valido anche per il futuro?
“Certamente! Le Associazioni venatorie sono state convocate dall’assessore all’Ambiente, Salvatore Cordaro, per esprimere la volontà di collaborare gratuitamente nella segnalazione di eventuali incendi sul territorio siciliano. Tutti abbiamo aderito con piacere, dando la nostra disponibilità e sottoscrivendo un protocollo d’intesa. Erano presenti quasi tutte le Associazioni venatorie operanti in Sicilia. La ritengo una collaborazione molto utile: i cacciatori tengono enormemente alla salvaguardia del territorio. Per noi federcacciatori, e sono sicuro anche per le altre Associazioni venatorie, è molto bello trovarsi di fronte ad un ambiente integro e verde nel quale muoversi per poter praticare anche la nostra passione. Condanniamo pertanto ogni sorta di violenza nei confronti del nostro ambiente e, su tutti, gli incendi quando non sono provocati da eventi naturali”.
I cacciatori per la loro vicinanza al territorio sono spesso coinvolti in iniziative legate ad attività di volontariato a tutela dell’ambiente e non solo. Esistono azioni in tal senso nella vostra bella isola?
“Normalmente le guardie venatorie volontarie svolgono nelle 9 province attività di controllo su tutto il territorio. Con la nostra collaborazione al protocollo d’intesa di cui parlavo precedentemente stiamo preparando delle squadre di cacciatori-volontari che avranno il compito di essere maggiormente presenti sul territorio, cercando così di dare il nostro contributo nella prevenzione degli incendi”.
Intervista di Jacopo Foti
da Giuseppe La Russa | Feb 15, 2022 | Principale
Il noto magazine dedicato alla caccia e al tiro sportivo, edito da Greentime, dedica un ampio servizio all’iniziativa culturale della Federcaccia

Sul numero di febbraio del noto mensile “Caccia&Tiro”, distribuito in tutt’Italia, un ampio servizio è dedicato ad una iniziativa promossa dalla consiglio regionale Federcaccia Sicilia. Tra le tante iniziative svolte nel 2021 per celebrare il centenario della nascita dello scrittore Leonardo Sciascia, la FIDC Sicilia ha voluto omaggiare la casa-museo dello scrittore, aperta al pubblico nel 2019 grazie al mecenate Pippo Di Falco, di due pannelli dedicati a Sciascia, alla sua infanzia e alla passione per la caccia.
“Abbiamo voluto ricordare Sciascia – ha dichiarato il presidente regionale Giuseppe La Russa – sottolineando questa sua passione per la caccia che ritroviamo in molte pagine dei suoi libri. Molti turisti e studenti visitano la casa dove lo scrittore ha vissuto fino alla fine degli anni Cinquanta e mancava la descrizione della sartoria che era anche, come scriveva Sciascia, una sorta di circolo di cacciatori del paese”.

Il presidente Giuseppe La Russa consegna copie della rivista a Pippo Di Falco, presidente dell’associazione “CasaSciascia”
La casa-museo si trova a Racalmuto, nell’agrigentino, paese natale di Leonardo Sciascia. Qui, tra queste mura, ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza accanto a zie e zii. I due pannelli sono stati collocati in quella che era la sartoria dello zio Salvatore Sciascia, rinomato cacciatore nel paese, e sono stati curati da Salvatore Picone, autore, assieme a Gigi Restivo, del libro Dalle parti di Leonardo Sciascia pubblicato da Zolfo editore.
Il servizio pubblicato su “Caccia&Tiro” (direttore editoriale Marco Ramanzini, direttore responsabile Valeria Bellagamba, redazione Francesca Domenichini) riporta anche alcune citazioni dell’autore del Giorno della civetta sulla passione della caccia: “Mio padre e mio zio, cacciatori e appassionati – scrisse – e i loro amici, mi facevano tirare sempre qualche colpo a bersaglio”.
Uno spazio, all’interno delle pagine, è dedicato alla “Strada degli scrittori”, l’itinerario turistico-culturale ideato dal giornalista Felice Cavallaro. E CasaSciascia è tra le tappe sciasciane più apprezzate dalle migliaia di viaggiatori alla ricerca dei luoghi del grande autore siciliano.
da Giuseppe La Russa | Dic 16, 2021 | Caccia in letteratura, Principale
Federcaccia Sicilia ricorda così lo scrittore siciliano, nel centenario della nascita, che si definiva un “buon tiratore”

Lo scrittore in una foto di Nino Catalano tratta da: “Leonardo Sciascia La memoria, il futuro” Almanacco Bompiani 1999
Leonardo Sciascia, cresciuto nella casa di zie e zii, a Racalmuto, oltre a leggere i libri che trovò nella modesta biblioteca di famiglia, trascorse momenti fondamentali per la sua formazione non solo nelle discussioni delle tre zie che raramente uscivano di casa, ma anche nella sartoria dello zio che si trovava, fino agli anni della giovinezza di Sciascia, nel pianterreno della casa di via Regina Margherita (ora via Leonardo Sciascia), recentemente aperta al pubblico grazie ad un privato, Pippo Di Falco, che l’ha acquistata e resa un piccolo museo.
Scrive Sciascia: “Mio padre e mio zio, cacciatori appassionati, e i loro amici, mi facevano tirare sempre qualche colpo a bersaglio. Sono stato, fino a qualche anno fa, poi non ho più provato, un buin tiratore: con un fuciletto ad aria compressa, a dieci metri, colpivo la capocchia di un fiammifero…”.
Questa curiosa “posa” di Leonardo Sciascia, nella sua campagna di contrada Noce, a Racalmuto, è dell’estate del 1979. È tratta dal catalogo Bompiani dedicato a Sciascia del 1999 e curato da Matteo Collura che scrive: “Può fare impressione questa immagine dello scrittore che della non-violenza e della tolleranza fece le ragioni della sua vita di uomo e di intellettuale. Ma l’abitudine a imbracciare un fucile per lui, racalmutese, risaliva agli anni adolescenziali. Allora, nelle campagne della Sicilia era un brulicare di doppiette; nei circoli e nelle botteghe artigiane era un continuo programmare battute di caccia, un ininterrotto sfidarsi con fucili, cani e furetti”.
Sono tante le pagine dei libri di Sciascia dedicate a battute di caccia e cacciatori. Tra questi ci piace ricordare “Il giorno della civetta” e “A ciascuno il suo“.
In occasione del centenario della nascita di Leonardo Sciascia, nel 2021, FIDC Sicilia donerà alla Casa-museo Sciascia di Racalmuto due pannelli, realizzati dal giornalista Salvatore Picone, dedicati alle citazioni dello scrittore sulla caccia siciliana e nello specifico a immagini e vicende di cacciatori racalmutesi. I pannelli saranno esposti accanto a quelli realizzati dalla “Strada degli scrittori”, l’associazione culturale diretta dal giornalista Felice Cavallaro.