da Giuseppe La Russa | Giu 10, 2025 | NEWS

FEDERCACCIA SICILIA
Giorno 8 Giugno 2025 si è disputato, presso la Z.A.C. “Porticello” agro di Patti (ME), il 57° Trofeo S. Uberto a Squadre.
L’organizzazione è stata curata impeccabilmente dalla Sezione Provinciale Federcaccia di Messina con a capo il Presidente Francesco Perdichizzi.
I concorrenti ed i loro ausiliari sono stati valutati dai Giudici Federali Albana Francesco e Sugamele Carmelo.
I turni di gara si sono svolti regolarmente e nella massima correttezza e sportività.
Alla manifestazione erano presenti il Presidente Regionale Giuseppe La Russa, Il Presidente della Sezione Provinciale di Catania Cateno Di Bella e la Coordinatrice Regionale delle donne Federcaccia Sig.ra Rebecca D’antoni.
Il 57° Trofeo se lo è aggiudicato la squadra di Messina 1 mentre al secondo posto si è classificata la squadra di Agrigento 1.



da Giuseppe La Russa | Giu 3, 2025 | NEWS
FEDERCACCIA SICILIA
Abbiamo inviato risposta ad un articolo comparso sulla testata giornalistica “Balarm”
riscontrando l’accettazione alla pubblicazione. Appresso il link.
https://www.balarm.it/news/in-sicilia-specie-ed-ecosistemi-unici-a-rischio-che-succede-nella-terra-di-nessuno-155658
Siamo invece parzialmente dispiaciuti per non aver visto pubblicate per intero le nostre osservazioni per cui
di seguito le rendiamo note.

Prot. n.86/25 Racalmuto 03/06/2025
Spett.le Testata giornalistica BALARM – Bmedia srl
Alla c.a. del Direttore Responsabile Dott. Fabio Ricotta
Via Dante Alighieri, 28
90141 PALERMO
bmedia.srl@pec.it.
redazione@balarm.it
Avendo letto l’articolo pubblicato sulla Vostra testata giornalistica in data 31 Maggio 2025, intitolato “In Sicilia specie ed ecosistemi unici a rischio: che succede nella terra di nessuno”, a firma di Aurelio Sanguinetti, non possiamo non esprimere il nostro vivo disappunto per tanta disinformazione tesa a descrivere la biodiversità siciliana a rischio per colpa della caccia illegale e dei bracconieri.
Se a Pozzallo le Autorità preposte hanno fermato, giustamente, questi bracconieri provenienti da Malta, contestando loro una attività illegale in Sicilia significa che i controlli ci sono e sono efficaci. Nell’ambito del “Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici” dal 2017 la Sicilia è oggetto di una particolare attenzione da parte degli Organi di vigilanza, soprattutto per il ruolo strategico che riveste nelle rotte di migrazione.
Come si può affiancare ai bracconieri coloro che incaricati di un servizio pubblico praticano un’attività di controllo faunistico, regolarmente autorizzata, volta a limitare la forte diffusione dei daini (specie parautoctona per la Sicilia), che moltiplicandosi eccessivamente può rendersi responsabile di forti impatti sulla biodiversità e di importanti danni all’interno del Parco delle Madonie?
Stessa cosa per quanto riguarda il cinghiale, rispetto al quale spesso volutamente non ci si ricorda che nella vicina Calabria vi è un focolaio di peste suina africana e se questa gravissima malattia arrivasse in Sicilia sarebbe un disastro per i tanti allevatori di maiali dell’isola.
Non sono evidentemente noti all’autore dell’articolo gli impatti negativi del cinghiale nei confronti delle specie che nidificano o si riproducono sul terreno, tra le quali molte sono di elevata importanza conservazionistica e proprie del territorio siciliano, come la coturnice, la quaglia e la lepre italica. Il cinghiale infatti è onnivoro e si nutre di tutto ciò che trova sul terreno, incluse uova e piccoli nati di altre specie.
Non sono nemmeno note all’autore le azioni negative della stessa specie sulle colture agricole, cioè l’habitat di molteplici specie oggi a rischio, oltre che fonte di alimentazione per tutti noi.
Da tempo le Associazioni ambientaliste – Legambiente, Lipu e WWF – fanno veicolare notizie non veritiere per disegnare un fosco quadro con fini allarmistici e propagandistici principalmente contro la caccia e il Calendario Venatorio pubblicato dall’Assessore all’Agricoltura, redatto nel pieno rispetto delle leggi vigenti in materia in ambito comunitario e nazionale.
Inoltre, chi di queste sigle ambientaliste può dire di essere in possesso della proposta di legge nazionale per affermare con certezza che si andrà incontro ad una deregulation della caccia? Se nessuno in realtà conosce questa misteriosa proposta di legge cosa possono aver chiesto al Governo Meloni gli esperti di zoologia che si sono dichiarati contrari, ma a quale proposta? È chiaro che si tratta di una strumentalizzazione politica e associativa a danno della caccia legittima (più che dei bracconieri), ma anche della buona fede dei comuni cittadini che non s’intendono degli aspetti tecnico-scientifici e quindi possono essere più facilmente influenzati.
Sostenere che la Sicilia sarebbe diventata “terra di nessuno”, che la biodiversità è a rischio nei Parchi, Oasi, Riserve, ecc. a chi giova? Forse a chi gestisce magari male questi territori?
Le carte non vanno strumentalmente mischiate, non si possono fuorviare i cittadini, è necessario dire le cose come stanno, e la realtà è che la natura in Sicilia va preservata e la conservazione di questi meravigliosi territori richiede di essere gestita in modo tecnicamente corretto e non solo preclusi all’attività dell’uomo e poi abbandonati al loro destino.
Con la presente si chiede la pubblicazione della presente replica a norma della legge sulla stampa, in qualità di parte cointeressata dalle accuse espresse nell’articolo citato, a firma di Aurelio Sanguinetti.
Cordiali Saluti.
Il Presidente
Giuseppe La Russa
da Giuseppe La Russa | Mag 24, 2025 | NEWS

Quest’anno il Calendario Venatorio è stato pubblicato abbondantemente entro i termini di legge e di questo siamo grati all’amministrazione ed agli Uffici Regionali che hanno effettuato un ottimo lavoro.
Anche le Associazioni Venatorie hanno fatto la loro parte, prova ne sia che nell’ultimo Comitato Faunistico Venatorio Regionale si è vista una proficua collaborazione tra le stesse Associazioni e gli Uffici Regionali.
Federazione Italiana della Caccia ha dato il proprio contributo relazionando su alcuni aspetti del Calendario Venatorio proponendo argomentazioni integrative al calendario, che sono state ritenute valide dai presenti alla riunione di Comitato.
Per questo manifestiamo ancora una volta un grazie di cuore ai Dirigenti Regionali preposti per i contenuti del Calendario Venatorio che riteniamo complessivamente buoni e per la celerità della pubblicazione.
Federcaccia Sicilia conferma la piena collaborazione e il proprio supporto alla Regione Sicilia in tutte le materie di gestione faunistica con l’aiuto del proprio Ufficio Studi e Ricerche e dei propri legali.
Racalmuto 24/05/2025
Il Presidente – Giuseppe La Russa
DA_n._39_2025-2026
Allegati A e B CV 2025-2026_0
da Giuseppe La Russa | Apr 18, 2025 | NEWS

FEDERCACCIA SICILIA
Mentre si è appena iniziato a discutere dell’aggiornamento del Piano Faunistico Venatorio regionale, sul quale si ripongono molte aspettative, anche sulla possibilità di praticare l’attività venatoria regolamentata all’interno dei Siti Natura 2000, come d’altronde in tutte le altre Regioni italiane, si aprono nuovi preoccupanti scenari per i cacciatori siciliani.
Il 07 novembre 2024 viene stilato da parte dell’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia il DDG 1289 con il quale, senza il coinvolgimento dei portatori di interesse e con un approccio contrario anche alle regole europee, sono stati istituiti in blocco ben 88 ZPS su altrettanti siti SIC/ZSC della rete Natura 2000. Abbiamo indirizzato, tramite PEC del 03/02/2025, al Dipartimento dell’Ambiente una nota con la quale chiedevamo i dovuti chiarimenti per consentirci di comprendere le motivazioni che avevano indotto all’adozione del DDG in questione, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Di conseguenza abbiamo inoltrato un formale ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa, tuttora pendente.
Recentemente, siamo venuti a conoscenza di una riunione del Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale (CRPPN) nel cui ambito sono state trattate tante novità di nuove istituzioni ed ampliamenti di Parchi e Riserve, per cui abbiamo ritenuto necessario scrivere ancora una volta all’Assessore Savarino, ricordando che attualmente la quota delle aree protette in Sicilia è di circa il 35%, mentre la L.R. n. 33/97 stabilisce di destinare a protezione della fauna selvatica una quota del 25% del territorio agro-silvo-pastorale di ciascuna provincia. Quota abbondantemente superata in diverse province, con il caso limite della provincia di Messina su cui grava una percentuale addirittura del 52,76 %.
Abbiamo sollecitato l’Assessore al Territorio e Ambiente poiché le Associazioni Venatorie non sono mai state coinvolte o ascoltate in nessuna delle problematiche che riguardano le aree protette e apprendiamo di dichiarazioni sorprendenti in cui si sostiene che le aree protette “oggi rappresentano circa il 20% del territorio regionale”.
Auspichiamo, pertanto, di poter ottenere risposte concrete alle problematiche evidenziate e possibilmente di essere ascoltati come mondo venatorio portatore d’interessi giuridicamente qualificati anche in materia ambientale.
Il Presidente – Giuseppe La Russa
da Giuseppe La Russa | Apr 8, 2025 | NEWS

Sezione Provinciale di Catania
Si è svolto domenica 6 Aprile u.s., ai piedi dell’Etna, presso il Santuario Madonna della Vena (CT), il Giubileo degli Uomini della Montagna. All’evento Religioso che ha visto la partecipazione di diverse realtà Istituzionali, che hanno l’obbiettivo comune della tutela e salvaguardia del Creato, erano presenti in rappresentanza della Sezione Provinciale FIdC di Catania, il Presidente Nello Di Bella accompagnato dal Direttore Responsabile delle Guardie Giuseppe Scandurra e dalla Guardia Salvatore Di Mauro. La Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo della Diocesi di Acireale S.E. Rev. ma Monsignor Antonino Raspanti, e concelebrata dal Parroco del Santuario Don Carmelo La Rosa, ha avuto inizio presso il Sacro Fonte della Vena da dove si è snodato un corteo che ha fatto ingresso in Santuario. Durante la processione offertoriale è stata la Guardia Salvatore Di Mauro a consegnare, nelle mani del Vescovo, un gagliardetto raffigurante il logo del Corpo delle Guardie. Il Vescovo ha espresso gratitudine e riconoscenza verso tutti gli uomini della montagna per il ruolo ed il lavoro che quotidianamente svolgono, in ambito montano, definendolo prezioso. Federcaccia Catania, per il tramite delle proprie Guardie, dimostra ancora una volta l’impegno nella promozione dei valori di rispetto del Creato mediante l’attività di Vigilanza e Protezione Ambientale, nonché, di collaborazione Istituzionale tra le Comunità.
Giuseppe Scandurra
Direttore Responsabile Settore Comunicazione