Germano reale (Anas Platyrhynchos)

 

In nome della specie “platyrhynchos”, viene dal greco “platys” = largo e “rygcos” = becco, con riferimento al becco, decisamente largo e piatto di questo uccello.

Oggetto di lunga tradizione venatoria in Italia, dalle valli del Veneto dove dialettalmente viene chiamato “masurin” o “madurin”, passando per il “sizson” dell”Emilia Romagna, oppure il “mallardo” della Campania fino al “coddu virdi” dei pantani della Sicilia, rappresenta ancora oggi una delle prede più ambite dai cacciatori di palude.

VAI ALLA SCHEDA

Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus)

È attiva nelle ore diurne e al crepuscolo, ed essendo meno schiva di altri Rallidi è facile osservarla nuotare negli spazi aperti o pascolare sul terreno. Il volo è lento e di solito molto breve. È restia a volare e, se vi è costretta, si alza pesantemente. In caso di pericolo preferisce immergersi sott’acqua nuotando con abilità anche per lunghi tratti. Cammina con grazia ed eleganza, mantenendo il corpo quasi orizzontale e il dorso ricurvo, e abbassando ed alzando ritmicamente la coda.

VAI ALLA SCHEDA

Merlo (Turdus merula)

logo_sfondo_trasparenteAbitante dei giardini delle grandi città quanto delle siepi delle campagne il Merlo (Turdus merula Linnaeus, 1758)  è una specie politipica che annovera 15 sottospecie, ampiamente distribuita a livello paleartico. Nidificante, parzialmente sedentaria, in Sicilia e in numerose isole minori. Alla popolazione riproduttiva si aggiungono, nel periodo autunno-invernale, anche contingenti migratori e/o svernanti. Apprezzato selvatico, assieme al Tordo Bottaccio rappresenta ancor’oggi una preda molto ambita dai migratoristi italiani. Oggetto di lunga tradizione venatoria, può essere insidiato da appostamento fisso con l’ausilio di gabbie (nord e centro Italia) o “al passo” da appostamento temporaneo (centro e sud Italia) oppure ancora con il cane da ferma, e rappresenta un volatile divertente e dinamico da ricercare.

VAI ALLA SCHEDA

Volpe (Vulpes vulpes)

logo_sfondo_trasparenteFin dai tempi remoti, l’astuzia e la scaltrezza della volpe hanno ispirato mille fiabe, miti e aneddoti. Agile, furba e di bocca buona, la volpe rossa (Vulpes vulpes) è in assoluto la più numerosa tra le specie di volpe del pianeta. Diffusa in tutto l’emisfero settentrionale, la sua estrema capacità di adattamento le ha permesso di colonizzare qualsiasi ambiente, dall’artico al deserto, periferie cittadine comprese, dove trovano facili spuntini tra i rifiuti.

 

 

VAI ALLA SCHEDA

Moriglione (Aythya ferina)

 

logo_sfondo_trasparente
Considerato il “tuffatore” per eccellenza il moriglione, appare tanto veloce in volo quanto immobile nell’acqua, persino goffo nel riprendere il volo.
Dai colori accesi e sgargianti, suole sostare in grandi laghi, con acque profonde, spesso in gruppi numerosi misti di esemplari maschi e femmine; è possibile osservarlo nelle ore diurne, spesso “senza testa” per la caratteristica del reclinare la testa indietro mentre dorme, e sembrare cosi a primo impatto, un corpo senza testa.
Storicamente oggetto di grande tradizione venatoria, soprattutto nei grandi laghi del nord Italia e nella laguna veneta, desta ancora oggi la bramosia dei cacciatori di padule, rappresentando una preda ambita e prestigiosa. ….

Vai alla scheda

Beccaccino (Gallinago gallinago)

logo_sfondo_trasparente

 

 

 

Il tiro di “accompagnamento”, come suol dirsi, cioè quello velocemente mirato, sta alle cacce palustri e vallive da appostamento, come la “stoccata” sta al beccaccino; questa tecnica come sostiene l’Avvocato Giuseppe Mazzotti, trascina il cacciatore, da un giorno all’altro, dall’altare alla polvere….

Vai alla scheda