Pavoncella (Vanellus vanellus)

 

La Pavoncella ha un volo ondulato e le ali hanno una caratteristica forma arcuata. Questo suo andamento ondulatorio però svanisce nel periodo del corteggiamento. Il maschio infatti si esibisce in svolazzi, virate improvvise e picchiate, per riprendere poi la normale linea di volo. Inoltre simula anche i movimenti del corpo che……continua a leggere

TERRASINI: PRESENTAZIONE DEL LIBRO “CUNTI RI CACCIA” DI ALESSIO PALAZZOLO

Alessio Palazzolo torna a scrivere… anche questa volta apre uno scrigno antico e ci svela il mondo della tradizione venatoria siciliana…

Il lettore, fin da subito, quando prende in mano il volume, ha la sensazione di sfogliare un antico manoscritto in cui tra racconti, modi di dire, foto, un ricco lessico settoriale dialettale e ricette di caccia si entra nel vivo di un vero e proprio manuale etnostorico, prezioso per la memoria di un popolo.

Anche lo scenario prescelto per la presentazione del volume non è lasciato al caso: Palazzo d’Aumale, sede di Terrasini del Polo museale d’arte moderna e contemporanea di Palermo. Il Palazzo ospita infatti oltre ad una collezione archeologica una ricca collezione etnoantropologica e naturalistica.

Il Dott. Ferdinando Maurici, Direttore del Museo di Terrasini, apre la presentazione con un attento excursus storico dell’attività venatoria sottolineandone il suo valore etnoantropologico, il suo legame ai bisogni primordiali dell’uomo, la sua funzione di abbattimento delle disuguaglianze sociali e quindi la caccia come forma di democrazia oltre che ad evidenziare il ruolo del “cacciatore” come vero guardiano del territorio.

Aspetti tra l’altro sottolineati anche nelle note introduttive al volume dal Dott. Ing. Costantino Fiocchi, Direttore Tecnico della Fiocchi Munizioni S.p.A. e dal Dott. Alessandro Bassignana, Vicepresidente FIDC Regione Piemonte e ribaditi da tutti i relatori intervenuti: la Dott.ssa Valeria Patrizia Li Vigni, Direttrice del Polo museale; il Dott. Giosuè Maniaci, Sindaco del Comune di Terrasini; il Dott. Filippo Guttuso, Dirigente del Museo Etnografico siciliano Giuseppe Pitrè di Palermo; Prof.ssa Rosalba Biundo, già Dirigente scolastico.

Giuseppe La Russa ed Agostino Gatto, rispettivamente Presidente regionale e Presidente provinciale della FIDC Sicilia, hanno inoltre sottolineato l’importanza del volume come memoria storica che celebra la caccia come momento di aggregazione, di condivisione, di uguaglianza, di rispetto, di passione e di scambio culturale, preservandone il contenuto dall’inesorabile oblio del tempo e offrendo al contempo un lodevole riscatto alle valutazioni distorte e ai pregiudizi sulla pratica dell’attività venatoria.

INAUGURATA NUOVA SEZIONE FEDERCACCIA A PALMA DI MONTECHIARO

 

Con l’apertura a Palma di Montechiaro della nuova sede sezionale della Federazione Italiana della Caccia, sita in via Vincenzo Bellini, i numerosi appassionati palmesi dell’attività venatoria hanno un sicuro e attivo punto di riferimento.

All’inaugurazione oltre ai numerosi soci, simpatizzanti e amici, hanno presenziato il presidente regionale Giuseppe La Russa, il presidente facente funzioni e il segretario provinciale Antonio Adonnino e Salvatore Gagliardo, nonché il presidente locale facente funzioni Gaetano Bonello con i componenti del direttivo locale. 

Il Presidente Regionale La Russa oltre a congratularsi con i cacciatori per la nuova sede e portare i saluti di tutta la struttura federale, nel corso dell’incontro ha illustrato la situazione attuale della caccia in Sicilia, toccando vari argomenti tra i quali la necessità che la Regione dia inizio a una seria opera di recupero dei selvatici tradizionali, proseguendo la strada tracciata con i progetti “coniglio selvatico” e “lepre italica” in cui si è impegnata in prima persona la Federcaccia Regionale.

La Russa, ha poi assicurato il totale impegno della Federazione per dare certezze ai cacciatori siciliani specie per quanto riguarda il calendario venatorio.

Proprio in linea con l’obbiettivo del recupero di fauna e caccia tradizionali, i soci della sezione saranno impegnati a potenziare la fauna dei conigli selvatici nel territorio, in special modo nella località di Capreria, contrada collinare posta sopra il litorale che tanti anni fa era ricca di selvaggina e dei cosiddetti “ciarciara”, specie di anfratti dove si annidavano centinaia di conigli. Molti i provetti cacciatori che si dedicavano a questa caccia e tra i più popolari si ricorda ancora Salvatore Almani, chiamato simpaticamente con l’appellativo di “Turiddu Acitu”, scomparso oltre un anno fa. La fauna di Capreria negli anni ha purtroppo subito un duro colpo a causa in primo luogo dello sconsiderato bracconaggio, della mixomatosi, malattia che ha falcidiato la popolazione di conigli, e l’impiego di pratiche agricole impattanti