UN PROGETTO PER RIAMMETTERE LA CACCIA ALLA LEPRE ITALICA NELL’ISOLA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA – CENTRO STUDI ROMA

Il 21 e il 23 agosto 2017 sono stati abilitati i primi cacciatori addetti al prelievo venatorio sperimentale della Lepre italica in Sicilia. Tra essi 32 persone, formate attraverso un apposito corso, sono state abilitate alle attività di monitoraggio della specie. Il progetto sperimentale triennale “Verso il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica in Sicilia”, promosso dalla Federcaccia (tramite il proprio Centro Studi nazionale, in collaborazione con l’Università di Palermo nella persona del Prof. Mario Lo Valvo), è stato approvato dalla Regione Siciliana su parere favorevole dell’ISPRA. Scopo principale di questo progetto è di superare le difficoltà che da alcuni anni impediscono di cacciare la specie sull’Isola per mancanza dei dati richiesti espressamente dall’ISPRA.

All’iniziativa hanno aderito liberamente tutti i cacciatori a prescindere dall’Associazione di appartenenza. Sulla base della residenza venatoria dei cacciatori, per quest’anno il prelievo sarà limitato ad alcune aree delle province di Palermo, Agrigento e Messina; nei prossimi anni l’attività sarà estesa ad altre province.

La possibilità di abbattere la specie dipenderà anche dai risultati dei percorsi di monitoraggio notturno, che gli stessi cacciatori dovranno organizzare d’intesa con le Ripartizioni Faunistico Venatorie competenti per territorio.

Tutti i partecipanti sono stati abilitati al prelievo e/o al monitoraggio, ma alcuni di essi, con residenza venatoria non ricadente nelle province indicate, per quest’anno non potranno effettuare realmente il prelievo; in tutte le province i cacciatori abilitati al monitoraggio potranno comunque iniziare le attività che saranno utili per il prossimo futuro.

Particolarmente interessante è il fatto che i cacciatori abilitati sono stati formati all’uso del tesserino elettronico (“XCaccia”) installato sui loro smartphone, cortesemente messo a disposizione dai responsabili dell’Azienda Xvalue. Ogni abbattimento sarà quindi segnalato sul tesserino elettronico e nel momento in cui verrà raggiunto il tetto complessivo stagionale la App lo comunicherà istantaneamente al cacciatore. 

Si apre quindi una nuova fase per la caccia alla piccola selvaggina stanziale in Sicilia, poiché se questo progetto proseguirà positivamente, in un prossimo futuro potrà essere proposta alla Regione Siciliana un’analoga iniziativa per riammettere la Coturnice tra le specie cacciabili. Questa alleanza tra i cacciatori e l’ambiente tecnico-scientifico promette quindi dei risultati molto positivi per tutti.

 

 

Tortora selvatica (Streptopelia turtur)

Caratteristico della specie ne è il volo caratterizzato da rapidi battiti d’ala con interruzioni e movimenti inclinati del corpo alternati a destra e a sinistra. Da un punto di vista venatorio la tortora selvatica è da sempre sinonimo di preapertura della stagione venatoria; essa viene infatti prevalentemente insidiata da appostamento temporaneo, nei primi giorni di settembre, proprio in occasione delle giornate di preapertura della caccia. ….continua a leggere

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DAI LIBERI CACCIATORI E SINDACATO SOLO BUGIE E MESCHINO EGOISMO.

 

In un momento storico in cui si parla di Europa dove non necessitano muri e/o fili spinati ma di una Europa unita e solidale ecco che in Sicilia da parte di una frangia sparuta, attenta a coltivare il proprio “orticello” spacciando i propri personalismi per politica venatoria, viene fuori un atteggiamento poco edificante tipico  di chi tende a mascherare il proprio egoismo con argomentazioni del tutto assertorie, ignorando e volontariamente mistificando “la ratio” della Legge Siciliana con elucubrazioni relative alla Fauna in Italia, frutto di scarsa conoscenza e che certo non rende onore a chi si atteggia a profondo conoscitore “del tutto”.

Senza sottacere che si è assistito nei giorni scorsi all’invio di meschini messaggini telefonici, metafora del livello culturale con il quale siamo costretti, nostro malgrado, a confrontarci, unitamente alle false e tendenziose informazioni diramate alle Sezioni Comunali di Federazione Italiana della Caccia avente quale unico scopo quello di “guadagnare disonestamente” qualche tessera ed il tutto perché si ritiene la FIDC colpevole di essere difensore degli extraregionali a sfavore dei Cacciatori Siciliani. Niente di più menzognero.

Non dicono, però, “le comari di turno” quali siano state le nostre ulteriori proposte tendenti ad esempio a portare a cinque le giornate di preapertura, compreso il coniglio selvatico, da loro dimenticato, che abbiamo chiesto di allungare, nella fase dell’apertura generale, di due settimane l’utilizzo del Furetto nelle Province oggetto di tale forma di Caccia, di allungare, per come avviene in tutte le altre Regioni dell’Italia, la caccia agli acquatici, e tante altre proposte per come riportato nel nostro sito Web di “Federcacciasicilia.it” dove è possibile leggere il documento che abbiamo presentato in sede di Comitato Faunistico Regionale dove il Sindacato ed i Liberi Cacciatori hanno presentato uno striminzito documento con due sole proposte. Come mai ?

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