FEDERCACCIA SICILIA – UN PROGETTO PER LA LEPRE ITALICA

Dopo il parere positivo dell’Ispra e quello della Regione Siciliana si appresta a prendere il via il progetto messo a punto dall’Ufficio Fauna Stanziale Federcaccia e presentato da Federcaccia Sicilia “Verso il prelievo venatorio sostenibile della lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia: buone pratiche e azioni di monitoraggio” destinato alla gestione della specie in oggetto sul territorio dell’isola, coinvolgendo i cacciatori direttamente nelle diverse fasi necessarie alla sua realizzazione..

Il progetto, presentato alla fine di marzo scorso, ha riscosso l’interesse del Dipartimento Gestione Faunistica del Territorio, che ha riconosciuto la bontà dell’obbiettivo perseguito e “la professionalità tecnica e scientifica dei referenti” ritenendo che il progetto “possa costituire un valido punto di riferimento anche per la gestione faunistico venatoria di altre specie come la Coturnice di Sicilia.

Per questo motivo e in seguito al parere favorevole dell’Ispra, la Regione Siciliana ha per tramite del Dipartimento assicurato “la piena e totale disponibilità delle ripartizioni faunistico venatorie dei Servizi per il Territorio che, con proprio personale e mezzi, collaboreranno attivamente in tutte le fasi di realizzazione del progetto”.

Alla Federazione Italiana della Caccia il compito di formare con i suoi referenti scientifici i cacciatori che saranno selezionati in base a un avviso pubblico pubblicato sul sito del Dipartimento.

(Nella foto di Valter Trocchi un esemplare di Lepre italica giovane)

In allegato la lettera del Dipartimento Gestione Faunistica del Territorio e il progetto messo a punto da Federcaccia.

FIDC progetto lepre italica

Lettera_Regione

comunicazione associazioni venatorie e UST prot 16093

 

Tordo bottaccio (Turdus philomelos)

 

 

Il tordo, marbizzo in dialetto siciliano, rappresenta ancor’oggi un selvatico migratore oggetto di forte tradizione venatoria, lungo tutta la Penisola.
Dal punto di vista venatorio viene insediato molto spesso da appostamento fisso e talvolta alla “scaccia” lungo boschetti. Selvatico sfuggente, compie i suoi spostamenti nelle prime ore diurne ed al crepuscolo serale, emettendo il caratteristico “zirlo” caratterizzato da un verso secco e metallico unico nel suo genere, particolarmente melodioso.

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